Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Garcia: Sì, ci siamo abbassati troppo

«Ma visto lo 0-2 iniziale è un punto utile»

- di Guido D’Ubaldo

Garcia cerca di nascondere il rammarico per una grande vittoria buttata via. Ieri sera la Roma ha avuto l’occasione di mettere una seria ipoteca sulla qualificaz­ione in Champions, dopo essersi trovata sotto di due gol nei primi minuti. Aveva rimontato e per una parte della ripresa aveva anche dominato, poi ha buttato via i tre punti nel finale. Il tecnico francese non boccia la sua squadra: «Ci sono due aspetti veramente positivi. Poche squadre sotto di due gol dopo venti minuti avrebbero continuato a giocare bene e a segnare quattro gol. Poi quando rimangono meno di dieci minuti alla fine non dovevamo abbassarci troppo, con la qualità tecnica che abbiamo dovevamo far uscire meglio la palla. E' un risultato utile anche se siamo delusi per la rimonta, ma ci consola il fatto che eravamo sotto di due gol e abbiamo ottenuto un punto

in trasferta».

TABU’. In Champions non riesce a vincere, sembra una competizio­ne stregata: «Non penso, sul 2-2 abbiamo continuato a giocare. E' il fatto che dobbiamo fare sempre quattro gol in casa e in trasferta per vincere le partite che non va bene. Ci siamo abbassati troppo, forse serviva anche un po' di cattiveria. E' stata una partita bella soprattutt­o per chi era allo stadio o l'ha vista in tv».

La sensazione è che la Roma dà il meglio di sé quando si trova in svantaggio: «Il primo gol è un po' particolar­e, dopo quattro minuti prendiamo un rigore, può succedere, è più sfortuna che altro. Poi il secondo non lo dovevamo prendere, perché abbiamo perso palla noi nella nostra metà campo e sapevamo che loro non aspettavan­o altro. Abbiamo giocato bene però, abbiamo rimontato e forse ci siamo solo abbassati troppo. Nel secondo tempo abbiamo lasciato troppo la palla a loro, era giusto farlo perché abbiamo segnato in contropied­e, ma dovevamo anche prendere fiato e tenere palla, perché questo ci avrebbe evitato di prendere altri gol».

MERCATO. La squadra in difesa soffre troppo e prende tanti gol su errori individual­i. Garcia fa un’analisi che si ricollega al mercato: «Rüdiger sul piano fisico è pronto. Sapevamo dall’inizio che il lavoro della difesa non era possibile subito, visto che Castan non era pronto all’inizio della stagione e Rüdiger è arrivato infortunat­o. Ci vuole tempo per sistemare la difesa. Non è un problema di singoli, ma di collettivo. Se fossimo rimasti dieci metri più alti non avremmo corso tutti questi rischi. La squadra ha cercarto di difendere il 4-2 e ha fatto una cosa non giusta, lasciare troppo il pallone al Bayer Leverkusen. Ma non è colpa solo della difesa. Il quarto gol, per esempio, arriva da sinistra, dove eravamo tutti dietro la palla e non davamo fastidio facendo pressing. Non mi sembra che abbiamo mancato di fisicità, ma abbiamo sbagliato solo ad andare troppo indietro.

IL MESSAGGIO. Non vincere segnando quattro gol in trasferta è quasi inaccettab­ile: «Devo faticare per far capire all'interno dello spogliatoi­o che tutti devono essere consapevol­i che la colpa è di tutti e non solo dei difensori». Garcia è sempre dalla parte dei giocatori: «Abbiamo fatto di tutto per vincere e abbiamo fatto bene. I ragazzi meritavano più fortuna, ma questo resta un risultato positivo».

Poi analizza le sue scelte: «Florenzi l’ho tolto perché era stanco, non aveva più energie per aiutare in difesa e lo abbiamo visto sul terzo gol. L’ingresso di Dzeko aveva un motivo: doveva aiutarci sui calci piazzati difensivi. Edin è entrato bene, ha aiutato a tenere palla. Sta bene e questa è una buona notizia per il futuro. De Rossi è stato eroico, ha giocato con un problema all’adduttore, in questo momento è in grande forma».

«Il cambio finale? Florenzi era stanco come sul gol del 3-4 e Dzeko era utile sulle loro punizioni»

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ANSA Rudi Garcia

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