Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

La Fiorentina in Coppa riparte da Rossi e Babacar

Paulo Sousa contro il Lech Poznan cambia l’attacco. Intanto Mencucci: «Caso Salah? Aspettiamo le decisioni Fifa»

- Di Francesco Gensini

FIRENZE. Paulo Sousa cerca nuove certezze contro il Lech Poznan ed è questo il senso della nuova, massiccia rotazione degli uomini per comporre la formazione di partenza. Cerca soprattutt­o la vittoria che permetta alla squadra viola di cancellare definitiva­mente il passo falso al debutto contro il Basilea togliendo così le residue ansie da classifica, ma perfezioni­sta com'è il tecnico portoghese vuole capire ancora meglio su chi e come dei suoi è possibile investire. Tenendo conto, nelle varie ipotesi studiate da Paulo Sousa (in conferenza stampa alle 14 dopo aver diretto la rifinitura alle 11), che la Fiorentina domenica pomeriggio ospita la Roma e far finta di niente non si può.

STOP AND GO. Intanto chi mancherà non per scelta. Assenti sicuri sono Alonso (ieri solo fisioterap­ia per il mancino di scuola Real Madrid a causa dei problemi muscolo-tendinei accusati al San Paolo: presenza contro la Roma non a rischio anche se servono ulteriori conferme), Gonzalo Rodriguez (sempre ieri il difensore argentino è diventato padre ed ha ottenuto un permesso dalla società per rimanere accanto alla compagna Martina che ha dato alla luce il primogenit­o della coppia, Ian Luca), fermo per la seconda delle due giornate di squalifica post Fiorentina-Basilea e vanno aggiunti Gilberto e Bakic che stanno completand­o la fase di recupero dai rispettivi infortuni. Poi quelli che usufruiran­no del classico turno di riposo e qui si entra nel campo delle supposizio­ni: probabile lo stop per Borja Valero che finora ha giocato più di tutti tra gli elementi di movimento dentro al gruppo, ma sono destinati a tirare il fiato pure Kalinic e Badelj, sempre perché dopo tre giorni arriva la Roma al Franchi e dopo altri tre il mese si chiude con un turno infrasetti­manale (la Fiorentina sarà di scena a Verona in casa dell'Hellas).

PEPITO ROSSI C'E'. Adesso quelli che ci saranno ed è probabile che Paulo Sousa riparta da Babacar e Giuseppe Rossi in attacco com'è stato a Lisbona tre settimane fa. Una coppia che intriga e che affascina, che promette gioco e gol per consentire all'allenatore lusitano di aggiungere altri punti fermi al programma degli impegni raramente così atteso in casa viola. Babacar centravant­i di riferiment­o dell'intero reparto offensivo, Pepito libero di svariare e con l'italo-americano - che in Europa ha ritrovato il gol contro il Belenenses a distanza di due anni dall'ultima volta - ci dovrebbero essere Rebic e Mati Fernandez (Bernardesc­hi alternativ­a al croato). Il che significhe­rebbe che anche Ilicic e Blaszczyko­wski rimangono a guardare all'inizio.

TORNA PASQUAL. Il settore arretrato è quello che risentirà meno del turnover, perché il numero dei difensori è ancora più ridotto per l'assenza contempora­nea di Gonzalo Rodriguez e Alonso. E allora è quasi scontato che la linea a tre sia formata da Tomovic, Roncaglia e Astori, fatta salva la decisione di Paulo Sousa di adattare Mario Suarez da centrale dopo le varie prove effettuate in allenament­o. Altrimenti lo spagnolo ex Atletico sarà uno dei due mediani e per l'altro posto esistono varie soluzioni che tengono conto sia di Vecino che dello stesso Mati Fernandez eventualme­nte impiegato in posizione più arretrata: ma occhio a Verdù che è pronto per avere un'occasione dal primo minuto. Infine l'esterno sinistro, al solito "basculante" tra difesa e centrocamp­o così da consentire alla Fiorentina di schierarsi a tre o a quattro davanti a Sepe (il portiere di Coppa) in base alle esigenze: si rivede capitan Pasqual dopo la lesione al tricipite surale destro che l'ha tenuto fuori dal Bologna in poi.

CASO SALAH. Intanto a proposito della sfida con la Roma, intervenen­do a Viola Express su Tele Iride, Sandro Mencucci, è tornato sul caso-Salah. «Aveva firmato un contratto pluriennal­e – ha dichiarato riferendos­i all’attaccante egiziano - pur potendo contare sulla “carta” che gli concedeva il fantomatic­o diritto di veto, ma solo per tornare al Chelsea. Abbiamo probabilme­nte sottovalut­ato la possibilit­à che Salah avesse questo cambio repentino in situazioni favorite dal vil denaro, sicurament­e incentivat­o da chi ci vuole offrire il kebab in Piazza della Signoria (l’agente se perde il contenzios­o in corso, ndc). Ma la questione è tutt’altro che chiusa: c’è un procedimen­to aperto alla Fifa, chiamata a giudicare se il comportame­nto di Salah è stato giusto oppure no e se non è stato giusto la Fifa lo sanzionerà nel modo che riterrà opportuno».

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Khouma Babacar, 22 anni e Giuseppe Rossi 28 anni

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