Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
La Pennetta cerca un posto da maestra
Oggi debutto a Mosca, a caccia dei punti per il suo primo Masters
Incredibile ma vero, da principio le avevano detto: «Ci spiace, ma niente wild card». Mica un bel comportamento, parlando di una fresca vincitrice di Slam. Poi a Mosca hanno forse realizzato che neppure una delle prime cinque giocatrici del mondo (Serena Williams, Simona Halep, Maria Sharapova, Garbine Muguruza e Petra Kvitova) avrebbe partecipato al loro torneo, la Kremlin Cup, pur essendo un Premier da 700.000 dollari e rotti. E allora ecco il ripensamento, con Flavia Pennetta testa di serie numero 3 per wild card ricevuta, con telefonata alle 5 di mattina mentre era ormai tornata a Barcellona, per la rinuncia di Caroline Wozniacki, alla ricerca dei punti che le garantiscano la prima partecipazione in carriera al Masters di fine annata (25 ottobre-1 novembre, a Singapore).
Al momento la 33 enne brindisina è nona nella Race 2015, ma Serenona è andata in crisi esistenziale dopo la batosta all’US Open, annunciando la conclusione anticipata della sua annata agonistica, e così Flavia avrebbe un posto da maestra assicurato. Tuttavia la classifica non è ancora scolpita sulla pietra e quest’ultima settimana potrebbe mettere tutto in discussione. Davanti a Flavia sono a rischio anche Angelique Kerber e Lucie Safarova, dietro inseguono il ribaltone Carla Suarez Navarro e Karolina Pliskova, anche loro in campo a Mosca.
La finale a prescindere assicurerebbe il Masters alla Pennetta, tutto il resto è negli incroci dei risultati suoi e delle altre. Ovvero va a Singapore se a Mosca: va in finale, come già detto; va in semifinale e Safarova non ci va; va nei quarti e Safarova non ci va; Suarez Navarro non va in finale e Pliskova non vince il torneo. L’unica certezza è che oggi l’azzurra, gratificata di un bye, debutterà direttamente negli ottavi contro Daria Gavrilova, 36 del mondo, mai affrontata prima, ieri vincitrice di Alize Cornet, e che Safarova affronterà Anastasia Pavlyuchenkova, con cui è 2-2. La Pliskova ha faticato di brutto per battere Alexandra Dulgheru e oggi incrocerà Anastasija Sevastova, la Suarez Navarro è già approdata ai quarti superando la sua (a questo punto ex) bestia nera Dominika Cibulkova.
Lunedì, intanto, Flavia a Mosca ha parlato alla stampa. «Dopo l’US Open, tutto è andato diversamente. Miè piaciuto dedicarmi più a lungo a cose e persone, perché certi momenti non tornano più. È successo così che non sia riuscita a prepararmi al meglio per il torneo di Wuhan, al quale ho dovuto rinunciare andando direttamente a Pechino, per poi giocare di nuovo a Tianjin dove ho perso subito. Sono stanca come tutte le giocatrici in questo momento dell’anno, siamo tutte morte, ma cercherò di dare il meglio qui a Mosca (dove però ha fatto al massimo quarti nel 2008 ndr) e qualificarmi per il Masters». Le è stato chiesto anche del ritiro agonistico e del futuro da... pensionata. «La decisione è sempre quella che ho preso prima dell’US Open, non l’ho cambiata (almeno in Russia, nessun riferimento all’1-2% di possibilità di ripensamento e allungamento della carriera fino a Rio - ndr)». E ancora sull’eventualità di stravolgere la formula di Coppa Davis e Fed Cup, con un unico appuntamento annuale in sede unica. «Capisco la volontà dell’Itf, perché in questo modo sarebbe più facile avere a disposizione i migliori giocatori. Ma non mi pare la scelta giusta: snaturerebbe la particolarità di giocare davanti al proprio pubblico, anche se ogni volta mi sento sfinita».
Vincitrice di Slam ma in campo con una wild card solo dopo la rinuncia della Wozniacki!
«A questo punto dell’anno siamo tutte stanche Però darò tutto per qualificarmi»