Centotrenta gare e tante polemiche

Nato a Parigi nel 1938, Gino Menicucci ha debuttato in Serie A nel 1972 dirigendo gare di massima serie fino al 1984, compresa la finale di Coppa Italia del 1978 tra Inter e Napoli. Complessivamente 130 partite. Destò clamore, nel 1974, il tentativo di corruzione da lui denunciato all’allora Ufficio inchieste da parte di un dirigente del Foggia prima della gara contro il Milan. Uscito senza alcuna ombra dall’inchiesta sul Totonero, fu promosso internazionale. La sua carriera si è chiusa con una sospensione comminata dalla Disciplinare dell’Aia per dichiarazioni non autorizzate contro i vertici del calcio e la propria associazione per mancanza di trasparenza. E’ stato il primo arbitro a diventare opinionista televisivo. Il suo calvario è iniziato nel 2004, dopo un intervento chirurgico per un’ernia al disco in seguito al quale rimase paralizzato. Nel 2011, il presidente dell’Aia Nicchi, gli restituì la tessera di «Arbitro Benemerito» conferendogli anche il Fiorino d’argento della sezione di Firenze. Si è spento, all’eta di 77 anni.