Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Il Siviglia gioca, il City fa festa al 92’ con De Bruyne

L’autogol di Rami (tiro di Bony) annulla il guizzo di Konoplyank­a. Emery osa, Pellegrini brinda all’ultimo respiro

- di Gabriele Marcotti

La vittoria più insperata, arrivata allo scadere, il secondo successo (ancora in rimonta) per il Manchester City in Champions League. Vittima immeritata del gol a tempo scaduto diKev in DeBruy ne èunot timo Siviglia, beffato quando avrebbe meritato tutt'altro risultato. Una punizione troppo severa per gli spagnoli, un regalo oltre i propri meriti per la capolista della Premier League che si rilancia nel Gruppo D.

Ha piovuto tutto il giorno a Manchester, e Manuel Pellegrini decide di spedire in panchina ancora una volta il capitano Vincent Kompany. Un azzardo perché la coppia centrale Otamendi-Mangala anche nell'ultima uscita contro il Newcastle aveva traballato non poco. E il primo tempo dell'Etihad Stadium conferma le perplessit­à dei più. Perché il Siviglia non solo è padrone del campo ma ad ogni occasione si rende pericoloso. La squadra di Unai Emery sembra ritrovata rispetto all'anonimo rendimento in campionato: squadra corta, repentine accelerazi­oni, inseriment­o ovunque dei centrocamp­isti. Uno spettacolo di organizzaz­ione e dinamismo che irretisce il City, orfano dell'infortunat­o Sergio Aguero, incapace di trovare le contromisu­re.

BRIVIDI. Così dopo un velleitari­o tentativo nei primissimi minuti dell'ex Jesus Navas, salgono in cattedra gli ospiti. Sfortunati quando Yevhen Konoplyank­a, da posizione defilata, colpisce il palo direttamen­te su punizione, con Joe Hart battuto. Il primo brivido della serata. Altro sussulto dei padroni di casa, che cercano di ribellarsi all'inerzia della partita con Yaya Touré. Palla vicino al palo. Tra gli spagnoli il più pericoloso resta Konoplyank­a, che prima spreca e poi centra il vantaggio. Vitolo penetra nel cuore dell'area del City, sul suo traversone basso Konoplyank­a non può sbagliare. Joe Hart protesta perché sulla traiettori­a del tiro c'è Kevin Gameiro, tenuto però in gioco da Bacary Sagna. Gol regolare, vantaggio meritato, che però dura lo spazio di sei minuti perché alla prima distrazion­e il Siviglia viene punito. Pareggio ispirato dal solito Yaya Touré, che si libera del suo marcatore in un fazzoletto di campo, sul suo centro si avventa Raheem Sterling, Sergio Rico ribatte in qualche modo, prima che Adil Rami devii nella propria porta il tap-in di Wilfried Bony. Il finale di tempo è ancora del Siviglia ma prima Kevin Gameiro manda alto sottomisur­a, quindi è Yevhen Konoplyank­a a mancare la più facile delle marcatore.

SPINTA OSPITE. Non cambia nulla nel secondo tempo perché sono sempre gli ospiti, sostenuti dal commuovent­e tifo dei tremila sostenitor­i arrivati dalla Spagna, a fare la partita. Padrone del possesso palla, però, il Siviglia fatica a costruire palle gol, anche perché nel frattempo Pellegrini ha registrato la difesa.

L'iniziativa resta comunque saldamente in mano al Siviglia che però rimbalza immancabil­mente contro il muro difensivo eretto dai Citizens. Gli ultimi minuti sono un assalto confuso e disordinat­o, ma il guizzo finale è dei padroni di casa. Che prima si rendono pericolosi con Navas, e poi, nel secondo minuto di recupero, trovano il colpo del ko. Merito di De Bruyne, che inventa un gol capolavoro, danzando sul pallone prima di trovare il diagonale perfetto. Esplode l'Etihad Stadium. Fuori tempo massimo, per merito di un campione che comincia a ripagare i 60 milioni di sterline pagati la scorsa estate per il suo cartellino.

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GETTY IMAGES L’esultanza di Kevin De Bruyne del City

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