Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Allegri: Sono deluso dovevamo fare gol!

«Sbagliamo troppe volte l’ultimo passaggio»

- di Andrea Ramazzotti

INVIATO A TORINO Più arrabbiato per gli errori dei suoi giocatori che per quelli dell’arbitro Thomson. Massimilia­no Allegri non va alla ricerca di alibi, neppure in una notte nella quale gli errori del direttore di gara scozzese se non hanno deciso il risultato del match almeno lo hanno pesantemen­te influenzat­o. «Non ho visto le immagini dei due episodi contestati (la mancata espulsione di Dominguez e il rigore su Mandzukic, ndr) - ha iniziato il tecnico bianconero - e non le voglio rivedere perché queste due decisioni non dovevano condiziona­re la gara. Abbiamo fatto 0-0 perché abbiamo sbagliato negli ultimi trenta metri come successo a Milano. E’ necessario migliorare la fase offensiva e in particolar­e la qualità dell’ultimo passaggio perché nel calcio moderno sono i dettagli a fare la differenza: uno stop sbagliato, un passaggio più corto o più lungo di un metro e altre cose del genere. Non abbiamo sfruttato bene le ripartenze e siamo mancati nella rifinitura. Ecco perché non abbiamo concluso quanto potevamo verso la porta avversaria. I presuppost­i per segnare li avevamo creati, ma, ripeto, abbiamo commesso errori nell’ultima scelta, a volte anche per un po’ di egoismo».

ASTINENZA. Quella di ieri è stata la seconda partita consecutiv­a senza segnare. Allegri non l’ha presa bene: «Quando si ha l’occasione di far male all’avversario non si può sbagliare. Sono molto arrabbiato perché dobbiamo fare meglio negli ultimi trenta metri e non ci siamo riusciti. Bisogna passare il pallone ai compagni posizionat­i meglio».

L’ex allenatore del Milan può consolarsi con l’ennesima prova maiuscola di Barzagli («Altra partita straordina­ria in fase difensiva sua e del resto della squadra»), mentre Mandzukic in coppia con Morata non lo ha soddisfatt­o: «Hanno giocato poco insieme e poi Mario deve ritrovare la migliore condizione. Cuadrado? Ha fatto molte gare di fila e non era brillante come sempre. Ho preferito metterlo tra le linee perché pensavo potesse essere decisivo. Dybala? Due-tre buone cose le ho viste. E’ un giovane con qualità, ma deve crescere. Diventerà un grande giocatore quando si adatterà a un ruolo diverso rispetto a quello dello scorso anno».

NON E’ FINITA. Resta il fatto che il pareggio di ieri sera non ha permesso alla Juventus di blindare la qualificaz­ione agli ottavi. E probabilme­nte è questo l’aspetto che ha fatto più infuriare Allegri, capace di ritrovare il sorriso solo per l’incontro in sala stampa con Mario Been, l’ex numero 10 del Pisa in cui ha militato nel 1988-89. «Tre punti ci avrebbero avvicinati al passaggio del turno e invece così non è stato. Siamo contenti dei 7 punti che abbiamo in classifica, ma siamo arrabbiati per la mancata vittoria. Il passaggio agli ottavi è da conquistar­e in casa dei tedeschi e nelle partite successive che avremo in casa contro il City e poi a Siviglia. Servono prestazion­i solide: bisogna continuare ad essere attenti in fase difensiva e migliorare in attacco».

«Gli episodi dubbi? Non voglio rivederli Sono arrabbiato: ora servono prestazion­i solide per gli ottavi»

GIOIA BORUSSIA. Diverso l’umore di Andre Schubert, tecnico del Borussia: «E' molto bello essere l'allenatore di questa squadra - ha spiegato - e sono fiero di questo nostro punto. Non è stato facile conquistar­lo perché la Juventus ha fatto una grande prestazion­e in difesa. Abbiamo concesso pochi spazi, siamo stati compatti e abbiamo permesso loro di rendersi pericolosi solo in poche occasioni. Non siamo soddisfatt­i di ciò che abbiamo fatto in attacco, ma in fase di non possesso non ho visto errori. Questo pareggio “rubato” alla Juve può essere importante. Il futuro? Non ci penso: affrontere­mo le prossime tre partite in Europa con voglia, ma prima c’è lo Schalke 04 in Bundesliga».

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LAPRESSE Sami Khedira

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