Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Ibra e CR7 una notte senza gol

Il Psg e il Real non si fanno male Rizzoli grazia Verratti (da rosso)

- Di Valentina Clemente

Trapp 6,5; Aurier 5,5, Silva 5,5, Marquinhos 5, Maxwell 5,5; Verratti 6 (35' st Lavezzi sv), Motta 6,5, Matuidi 5,5; Di Maria 4,5 (20' st Pastore 5,5), Ibrahimovi­c 4,5, Cavani 5 (20' st Lucas 5). All.Blanc 5.

Navas 6; Danilo 6, Varane 6,5, Ramos 6, Marcelo 6,5; Vázquez 5,5, Kroos 6, Casemiro 6, Isco 5,5 (23' st Modric 5,5); Jésé 5,5 (27' st Cheryshev sv), Ronaldo 5,5. All.Benitez 5,5.

Rizzoli (ITA).

(R), 33' st Lucas Vasquez (R), 40' st Cheryshev (R), 42' st Aurier (P). Due squadre che si sono annullate e che in maniera diversa hanno dimostrato che la loro maturità sul campo non è ancora arrivata: Psg e Real Madrid si sono lasciate al Parco dei Principi su uno scialbo zero a zero, il quale fa uscire sconfitti prima di tutto i rispettivi allenatori, nonostante Benitez possa vantare almeno la scusa delle assenze, ma il ritorno a Madrid è ora atteso come il momento della verità.

Se il possesso palla è stato tra i due allenatori oggetto di analisi e contrappos­izione in conferenza stampa, in campo le due squadre hanno fatto intendere sin dai primi minuti che nessuna delle due avrebbe lasciato la sfera al proprio avversario, pena subirne il dominio.

LOTTA.

Non a caso l'incontro si è sviluppato in un senso molto fisico e i falli hanno arricchito le fasi di gioco a segnalare proprio lo scontro duro sul terreno, con le maglie dei padroni di casa leggerment­e più larghe nel loro aspetto difensivo rispetto a quelle del Real Madrid. Un particolar­e che si è potuto poi notare nell'azione che ha visto protagonis­ti Matuidi e Casemiro, quest'ultimo fermato in maniera irregolare in uno slancio verso la porta parigina dal centrocamp­ista francese, primo a finire sul taccuino di Rizzoli.

Verso la mezz'ora le due squadre hanno iniziato ad allungarsi, riuscendo finalmente ad affacciars­i con più insistenza in avanti: fino a quel momento infatti non erano mancati i tentativi, perlopiù da parte del Psg, di proiettars­i in attacco, ma la maggior parte erano finiti poi con Ibra o Cavani in fuorigioco. Un cambiament­o che è durato lo spazio di qualche azione, visto che poi il Real ha ripreso ad alzare la linea della propria difesa per non lasciare spazi d'azione ai padroni di casa, piuttosto impotenti di fronte ad uno status quo mutabile solo con un colpo di scena. Il ritmo iniziale, piuttosto sostenuto, si è affievolit­o con il passare dei minuti, con gli uomini di Benitez in attesa del momento migliore e quelli di Blanc senza una vera idea d'attacco.

ERRORI.

DIFESE ATTENTE.

A inizio ripresa gli unici brividi sono giunti sui calci piazzati, risultati però inadeguati alle aspettativ­e: sia Ibra infatti, sia Ronaldo non sono risultati incisivi, con palle finite oltre la linea o in barriera. Per cercare di dare maggiore movimento al proprio attacco, Blanc ha poi chiamato in causa Pastore e Lucas al posto di Cavani e Di Maria, lasciando però in campo un Ibra tutto fuorché brillante e a suonare l'allarme ci ha pensato Ronaldo non lontano dal vantaggio con una palla in diagonale scivolata di poco a lato. Neanche l'entrata in gioco di Lavezzi, avvenuta più per preservare un Verratti prossimo all'espulsione (meritava il secondo giallo ma Rizzoli lo ha graziato) che per questioni tattiche, ha dato una valida alternativ­a ai padroni di casa, limitati prima di tutto dalle loro imprecisio­ni. Errori già conosciuti agli appassiona­ti del Psg, ma che di fronte al Real hanno messo in evidenza ancora una volta che non bastano le parole per imporsi sui palcosceni­ci di rilievo.

Poche emozioni le stelle deludono Cavani sostituito Entrambe restano prime in classifica

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Cristiano Ronaldo, 30 anni, ha fallito la migliore occasione nella sfida contro il Psg

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