Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
LA SFIDA Destro cerca il gol Borriello lo trova
Erano ex compagni alla Roma, a Modena saranno rivali Il Bologna in estate li ha seguiti entrambi e alla fine...
C’è stato un momento, la scorsa estate, in cui Borriello e Destro si sono giocati la maglia di centravanti del Bologna. Erano due opzioni, però incompatibili. Perché? Perché c’è stato un altro momento in cui il Bologna - dopo aver bloccato Destro - ha cercato di capire quanto fosse opportuno prendere (anche) Borriello (che ha aspettato fino all’ultimo). Il Bologna aveva deciso di puntare su Destro e avrebbe preso Borriello per utilizzarlo come vice; possibilità che lo stesso Borriello non ha mai preso in considerazione: di fare la riserva a Destro, proprio no. Puntare solo su Borriello - va detto per onestà - sarebbe stato sbagliato. Creare una rivalità, forse no.
SU E GIU’.
Destini incrociati, quelli del ragazzo che non si sblocca da una vita e quello del vecchio ragazzo che si è sbloccato dopo una vita. Banalmente: Destro in questo tormentato inizio di stagione è parso più vecchio di quello che è (24 anni); Borriello - dall’alto dei suoi 33 anni - invece sembra ringiovanito. Entrambi, al momento, hanno qualche guaio fisico. Destro - dopo un paio di giorni in cui si è allenato a parte - ieri non ha giocato l’amichevole a porte chiuse al Dall’Ara. Per Borriello si parla di affaticamento muscolare. E’ chiaro che Rossi e Sannino faranno di tutto per averli in campo. Rossi ha fin qui sempre difeso il suo centravanti, «non bisogna caricarlo di responsabilità» ha spesso ripetuto, «non è uno che ti inventa la giocata», ha sottolineato: come a dire che Destro ha certe precise caratteristiche da finalizzatore d’area e la svolta è (sarebbe) quella di costruire una squadra che esalti le sue qualità. Operazione non riuscita (finora). Borriello ha segnato contro la Roma e il Palermo ed è entrato pesantemente nella vittoria contro il Torino. Insomma, ha inciso. Quello che Destro non è ancora riuscito a fare.
RIVALITA’? NO.
Hanno entrambi giocato con la Roma, ma quando Borriello ha chiuso il suo biennio (2010-12) è arrivato Destro che poi, nei suoi due anni e mezzo in giallorosso, ha sfiorato di nuovo il collega (di rientro dai prestiti), senza che mai ci fosse una vera e propria rivalità. Le gerarchie erano chiare: Destro rientrava nelle rotazioni dei titolari, Borriello a margine, relegato al ruolo di panchinaro, e nemmeno di lusso visto che - begli ultimi tempi - è stato utilizzato pochissimo. Sta di fatto che l’ultimo gol di Borriello con la Roma (contro il Chievo, gol pesantissimo) coincise con l’infortunio (al ginocchio) di Destro. Ora si trovano uno di fronte all’altro. Borriello si fa sorreggere dalla stampella dei numeri (2 gol realizzati, 1 assist, 14 tiri totali, di cui la metà nello specchio della porta): con Matos forma una coppia d’attacco che vive di morsi e contropiede, a Carpi si è calato immediatamente nella nuova realtà, soprattutto ha capito che cosa gli veniva richiesto prima da Castori e ora da Sannino. Destro invece, accolto come una regina, vive settimane di crisi e fantasmi. In campo non è mai riuscito ad incidere. E - se si considerano i numeri - non ha alibi: zero gol, zero assist, 8 tiri totali, ma solo 2 in porta. Inghiottito nel gorgo di questa sorta di involuzione, Destro rimane - a conti fatti - l’unico salvagente a cui può aggrapparsi Delio Rossi. Per salvare se stesso, per tendere una mano al Bologna scivolato in fondo alla scarpata.
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