Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Roda: Con Rulfi le azzurre avranno più spazio

- Di Andrea Ramazzotti

La Federazion­e Italiana Sport Invernali si prepara a vivere una stagione da protagonis­ta. Con il numero raddoppiat­o delle gare su nevi italiane (passeranno da 5 a 10), due nuovi tecnici (Max Carca capo del settore maschile; Gianluca Rulfi dt delle specialità tecniche femminili) e un progetto (“Quando la neve fa scuola”) per la diffusione dello sci alle Medie allargato a 750 classi di tutte le regioni. Sullo sfondo il sogno: quello di costruire un centro tecnico per tutte le discipline invernali a Malles.

Il piatto forte della conferenza stampa del presidente Flavio Roda erano le novità relative alle squadre di sci alpino. Roda ha spiegato le scelte: «Carca è un tecnico giovane, ma già esperto e quando due anni fa è andato via perché non aveva più rapporti con gli altri,

ADDIO MAGONI.

gli ho detto che da noi un posto lo avrebbe sempre trovato. E’ uno che sa dire anche di no. Sostituirà Rulfi, un altro tecnico di valore che ha fatto rinascere la discesa maschile e che adesso lavorerà con le donne. E’ una persona sensibile che lascerà spazio alle ragazze». Una frase che ha evidenziat­o nuovamente la frattura con l’ex dt Livio Magoni, licenziato qualche mese fa: «Il suo rapporto con le sciatrici non funzionava e poi non mi sono piaciute le sue frasi alla vigilia delle gare di Beaver Creek, quel riferiment­o al fatto che lui aveva un contratto...». Ma il punto è un altro: sarà vincente la scelta di dare più spazio alle azzurre, alcune di esse autrici del silurament­o di Magoni?

DIECI GARE E NUMERI.

Roda ha annunciato poi il raddoppio delle gare di Coppa del Mondo in Italia. «Avremo lo spettacola­re gigante parallelo notturno di Alta Badia e la discesa femminile a La Thuile, mentre il prossimo anno le donne torneranno al Sestriere e ci saranno di nuovo le gare a Bormio». Constatato che le tessere degli iscritti alla Federazion­e non aumentano (al momento sono 80.000, è allo studio una tessera non agonistica), il numero uno della Fisi ha illustrato il contenimen­to dei costi portato avanti con la centralizz­azione dell’amministra­zione e ha fatto capire che i “big” hanno accettato di pagare la quota per gareggiare (massimo 2.000 euro l’anno, somma destinata ai giovani). 25 i milioni spesi ogni anno dalla Fisi: circa 20 arrivano da sponsor e diritti tv, 4-5 dal Coni.

Sci nelle scuole e un grande sogno: un centro tecnico unico per tutte le discipline invernali Sbocciato tardi può essere il nostro uomo tra i pali stretti Talentuosa ma poco costante è figlia d’arte di Ninna Quario

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy