Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Pioli: Ragazzi fantastici ma evitiamo certi errori

- F.p.

- Pioli festeggia, ma non troppo. «Cinquant’anni sono un traguardo importante, non può essere questo il regalo. Quello che mi aspetto dai giocatori è un regalo più importante, loro lo sanno. Vedremo a fine stagione se me lo faranno». E’ stato, però, un bel successo. E la Lazio in casa sa solo vincere. «Deve diventare un punto di forza, davanti ai tifosi e nel nostro stadio, vorrei diventasse il nostro fortino. Non è semplice giocare in dieci per novanta minuti. Lo abbiamo fatto con anima, cuore, qualità. Volevamo il primo posto nel girone. Ora pensiamo al campionato. La sconfitta con il Sassuolo non l’abbiamo accettata e digerita, dobbiamo ripartire sapendo che è difficile affrontare il Toro dal punto di vista tattico e fisico. Sarà una partita molto importante per noi».

SCELTE. Pioli ha ringraziat­o la squadra, pur non avendo digerito l’espulsione di Mauricio. «I compliment­i i miei giocatori se li meritano, ma non possiamo metterci così in difficoltà. La partita non era facile e si è messa subito in salita. Il Rosenborg nelle ultime dieci trasferte europee aveva vinto sette partite e ne aveva pareggiate tre. Dobbiamo smetterla di commettere certi errori. Da tempo, però, vedo cose positive. Sono molto soddisfatt­o per il lavoro, per il sacrificio, per lo spirito di collaboraz­ione. Era importante vincere, ci permette di essere primi nel girone. La qualificaz­ione è ancora tutta da conquistar­e, ma era quello che volevamo». Le scelte in difesa sono state spiegate così. «Gentiletti sta riprendend­o la condizione, credevo non fosse giusto impiegarlo in tre partite consecutiv­e. Poi è meglio mettere un destro e un mancino». Ha arretrato Mauri a centrocamp­o e ha sostituito Onazi. «Non volevo togliere qualità e velocità, potevano essere le caratteris­tiche giuste, altrimenti ci saremmo abbassati troppo».

Bene il capitano da quasi regista. «Mauri è uno dei giocatori più completi, credo rimanga offensivo, ma è intelligen­te e può farlo. C’era bisogno, vedremo nelle prossime partite, anche se mi auguro di recuperare Biglia». La Lazio poteva segnare il terzo gol in anticipo e invece ha fatto rientrare in parti- ta il Rosenborg. «Dobbiamo imparare. I nostri giocatori offensivi li hanno poche squadre, possono diventare ancora più concreti e devastanti, credo abbia contribuit­o la stanchezza. Hanno lavorato tanto, Matri compreso, nella fase difensiva e non avevano più la lucidità giusta».

BERISHA. Tra i tanti protagonis­ti della serata dell’Olimpico anche il portiere albanese. Si è esaltato a tempo scaduto parando il rigore di Soderlund. Prodezza vera. Il norvegese aveva tirato una bomba nell’angolo. «Sono contento. Abbiamo vinto in dieci e abbiamo fatto tutti benissimo. Sono contentiss­imo anche per aver parato il rigore evitando il secondo gol del Rosenborg. Adesso pensiamo al Torino. In Europa League dobbiamo continuare così, cercando di vincere anche la partita di ritorno a Trondheim». Settima vittoria all’Olimpico. «Ci riesce tutto più facile in casa, davanti ai nostri tifosi. Anche con il Sassuolo avevamo giocato bene. Dobbiamo crescere e pensare ad una partita alla volta».

«Era importante vincere, ma la sfida si è messa subito in salita. Ora pensiamo al match con il Toro»

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