Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Il Modena chiude lo stadio: il Carpi resta fuori
Braglia sbarrato, salta l’allenamento. Il presidente gialloblù Caliendo: «I soldi non c’entrano». E domani c’è il Bologna
Portone chiuso. E niente allenamento. E’ quel che si sono trovati davanti ai loro occhi ieri i giocatori del Carpi che, insieme al tecnico Beppe Sannino, erano certi di scendere in campo al Braglia di Modena per preparare la partita di domani sera contro il Bologna (che si giocherà regolarmente nell'impianto modenese alle 18). «Glielo avevo detto ai signori del Carpi che il campo sarebbe stato a nostra disposizione: che doveva allenarsi la Primavera e che per loro non ci sarebbe stato posto era cosa nota da tempo, ma scherziamo?» si corruccia il presidente del Modena, Antonio Caliendo, attaccato da più parti per una gaffe davvero difficile da riparare. Di mezzo ci sarebbero un contratto, una firma in calce a seguito di un accordo sottoscritto nell'ufficio del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (che in estate aveva benedetto “l’affaire” fra le parti con tanto di rizollatura a carico dell'amministrazione) ed una rata in ballo. Che il Carpi ha pagato regolarmente, ma che il Modena non ha mai incassato semplicemente perché un terzo creditore l'ha pignorata. Potrebbe essere stata proprio questa mancata verifica - che poteva fare apparire inadempiente il Carpi, ma così non è - da parte dei dirigenti del Modena a trasformare da incrinato ménage mai decollato con il gruppo Bonacini, in un rapporto irrecuperabile: «Qui non si tratta di pagamenti, quelli non c'entrano niente - attacca il presidente del Modena - io non dovrei nemmeno parlarne a botta calda, perché domani (oggi, ndc) terrò una conferenza stampa in cui spiegherò tutto. Non è questione di debiti, crediti o altre cose come va dicendo qualche signore del Carpi, qui si tratta di una cosa molto semplice e la spiegherò». Morale: i giocatori del Carpi dopo mezzora di attesa hanno fatto le valige ed hanno riparato al vecchio e caro Cabassi, dove si alleneranno anche oggi. Il Comune di Modena ha preso le distanze dai gialloblù e la parola è passata agli avvocati. Un bel pasticcio.
La reazione furiosa del Carpi è affidata a un comunicato dai toni durissimi riportato sul sito ufficiale. «ll Carpi ha ricevuto il 7 settembre un atto di pignoramento presso terzi, notificato dagli ufficiali giudiziari presso il tribunale di Modena, con cui il pubblico ufficiale ha intimato di non corrispondere, fino a diversa disposizione del giudice, le somme dovute al Modena, fino alla concorrenza di
QUI CARPI.
26.439,45 euro, con l’ordine di accantonamento a garanzia dell’adempimento del debito del Modena nei confronti di un proprio fornitore». L’unica data sarebbe scaduta il 30 settembre per un importo di 15.758,33 euro. Il club biancorosso contesta poi ai canarini di essersi allenati a dispetto di quanto previsto della convenzione, secondo cui «al Modena è inibito dall’utilizzo del manto erboso dell’impianto sportivo nei 4 giorni antecedenti le gare casalinghe del Carpi».