Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Mancini: Cresciamo e siamo da scudetto
«Occorre tornare a vincere. Jovetic e Perisic possono fare la differenza»
Non vincere da un mese non gli pesa perché Roberto Mancini ha grande fiducia nell’Inter e la considera una squadra potenzialmente da scudetto anche se Napoli, Roma e Juventus hanno qualcosa in più. Il tecnico nerazzurro ieri ha avuto parole cariche di fiducia e ottimismo a dispetto di una serie di 3 incontri senza successi e delle irrisolte difficoltà a segnare (8 reti in 8 giornate). «Se miglioreremo, saremo da scudetto - ha sottolineato -, ma dipenderà da noi. Mi fa molto piacere che gli addetti ai lavori non ci considerino tra le favorite per il titolo anche perché pure io sono della stessa idea: Napoli, Roma e Juventus sono più attrezzate. Di certo abbiamo ancora grandi margini di crescita ed essere secondi nonostante non siamo al top lo considero positivo. Stiamo recuperando tutti e potremo fare progressi sotto tanti aspetti. Contro la Juve intanto abbiamo dimostrato di essere una formazione di carattere, capace di soffrire e di provare a vincere».
SCINTILLA JO-JO. Per sognare in grande il Mancio si affida a Jovetic, l’elemento simbolo di una squadra che con i suoi colpi è capace di accendere. «Domenica Stevan ha fatto 4-5 giocate da campione, intuizioni davvero importanti, ma pur avendo qualità diverse, la differenza la può fare anche Perisic. Entrambi sono arrivati da due mesi e hanno bisogno di tempo. Adesso è fondamentale restare in alto in classifica per giocarci le nostre chance alla fine. Sono soddisfatto che la squadra stia bene e mi auguro che riprenda a vincere perché abbiamo due trasferte importanti».
PALERMO E VAZQUEZ. La prima stasera alla Favorita, in uno stadio dove i nerazzurri non vincono da oltre 5 anni: l’ultima volta nel settembre 2010 con Benitez in panchina ed Eto’o autore di una doppietta. «Serviranno lo stesso carattere e la stessa mentalità visti contro la Juve. Vogliamo riprendere a conquistare i tre punti lontano da San Siro, ma ci vorrà attenzione perché il Palermo è un’ottima squadra. Ha avuto delle difficoltà in casa però in trasferta ha offerto belle prestazioni. Conquistare i tre punti avrebbe un grande significato e ci permetterebbe di fare un salto in avanti in classifica. I rosanero corrono tanto e dovremo giocare con attenzione, sfruttando le occasioni che avremo perché per vincere non sempre basta segnare un gol. Dopo 8 giornate possiamo trovare quella qualità offensiva che finora è venuta un po’ meno». Mancini ha poi avuto parole di apprezzamento per l’azzurro Vazquez: «E’ uno di quei giocatori di qualità che il Palermo ha. Sa giocare, ha fisico, tecnica e detta i tempi quando la squadra esce».
KONDO E GLI ALTRI. Dribblato l’argomento relativo al prossimo addio Moratti e fatto l’in bocca al lupo all’amico Mihajlovic («Gli voglio bene e spero che superi questo momento delicato»), il tecnico di Jesi ha indirizzato qualche messaggio ai singoli: «Ljajic lo abbiamo preso perché crediamo che sia un giocatore con qualità tecniche importanti, ma a queste deve abbinare altre cose. Finora ha giocato poco anche a causa dell’infortunio, ma penso che potrà esserci molto utile. Kondogbia? E’ andato una volta in panchina (contro la Juventus, ndr) e in lui tutti abbiamo fiducia. Campioni come Platini e Maradona hanno avuto bisogno di un po’ di tempo per capire il calcio italiano e bisogna avere pazienza. Icardi segna poco? Ha sempre fatto gol e li farà anche quest’anno. Per un attaccante certe situazioni cambiano in fretta. Ranocchia? Mercoledì ha giocato bene ed è un ottimo difensore. Mi spiace molto che sia stato in panchina in queste 8 partite e spero di dargli la possibilità di giocare». Lo spera anche Conte che al centrale umbro non ha mai rinunciato considerandolo un elemento importante in chiave Europei.
«Il Palermo? Un’ottima squadra Corre e ha qualità Vazquez possiede tecnica e fisico»