Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
«Rifinitura: Carpi, ha diritto al Braglia»
«Il presidente Caliendo ha firmato il protocollo di intesa con il Carpi ed il Comune nel corso dell'estate con una certa fretta, e non tutto è stato valutato. Così, alla richiesta presentata al Carpi di contribuire con ulteriori cinquantamila euro per la manutenzione dello stadio ed avendo ricevuto un no ricevuto dalla società biancorossa, il presidente ha dato vita ad un'azione eclatante». La spiegazione, quella vera sullo sfratto di giovedì mattina del Carpi dal "Braglia", la offre il segretario generale del Modena, Franco Iacopino, a margine della conferenza stampa nella sede del Modena. Sono i soldi alla base del braccio di ferro fra le parti, che svelano una situazione delle casse societarie gialloblu preoccupante: oltre alla rata per l'affitto dello scorso mese pignorata dal Tribunale di Modena, è stato il no ad un maggiore contributo a spezzare il finto incantesimo. Ed il Modena adesso ha tanto bisogno di liquidità. «Abbiamo impedito al Carpi l'accesso allo stadio perché il Comune ci ha segnalato che il manutentore del terreno di gioco aveva posto il divieto a utilizzarlo al di fuori delle partite» ha detto ieri mattina Antonio Caliendo. Tesi fragile. La società gialloblu ha anche chiarito in un comunicato di non aver ricevuto dal Carpi la somma complessiva di 72mila euro a titolo di manutenzione del campo e delle tribune. La risposta del Carpi non si è fatta attendere: "Il documento del Modena riporta circostanze... del tutto inesistenti e già smentiti con tanto di documenti: ad oggi, il Carpi non deve corrispondere alcunché al Modena, a nessun titolo. Siamo in presenza di inaccettabili mistificazioni della realtà, fondate sul nulla, produttive di enormi danni in capo al Carpi. Il Carpi comunica di avere conferito mandato all'avvocato Mattia Grassani per tutelare la propria immagine». A rimettere la barra dritta ci ha pensato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che alle 9 di mattina ha voluto incontrare le parti (ma i due patron Caliendo e Bonacini non c'erano). Il sindaco ha ribadito che il club biancorosso aveva «diritto di svolgere la cosiddetta rifinitura», sottolineando la gravità dell'episodio. «Abbiamo informato il Modena: stiamo inviando una lettera di diffida rispetto ai doveri della società sportiva in relazione agli accordi e alle autorizzazioni che riguardano lo stadio». In soldoni, se si tornasse a verificare un episodio del genere, sarà il Comune a "sfrattare" il Modena, togliendogli l'affidamento della gestione dello Stadio Braglia per inadempienza. Carpi-Bologna comunque si gioca comunque alle 18 al "Braglia". E dove, sennò?