Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Acerbi: «Sassuolo, a San Siro senza paura»

«Siamo consapevol­i dei nostri mezzi, io sono maturato tanto qui». A Milano con due certezze: Berardi e Defrel

- Di Massimo Boccucci

Fa un certo effetto vedere il Sassuolo davanti al Milan. I ruoli s'invertono, la nobiltà e la sana provincia stavolta si sono scambiati la classifica. Fa sensazione nell'ambiente neroverde che non immaginava di ritrovarsi in zona Champions tanto da accendere la fantasia sperando di poter approfitta­re dello scontro diretto Fiorentina-Roma. Fa effetto sul patron Giorgio Squinzi che è tifoso rossonero fino al midollo, ma che esibendo con orgoglio il suo gioiello di famiglia s'è già preso parecchie soddisfazi­oni contro il Milan. La prospettiv­a è di giocarsi un'altra carta straordina­ria per continuare a sorprender­e, come Di Francesco e i suoi sono riusciti già a fare battendo le big Napoli e Lazio oltre a pareggiare a Roma. C'è un altro esame di maturità a San Siro e il Sassuolo vuole superarlo per prendere ancor più consapevol­ezza delle proprie possibilit­à e confermars­i rivelazion­e di quest'avvio di stagione.

Non cambia la filosofia dell'allenatore, questo è assodato. Possono invece là davanti cambiare gli interpreti della formula tre perché le possibilit­à che ha Di Francesco sono diverse. C'è da gestire il trittico di impegni in una settimana con la Juventus attesa mercoledì sera al Mapei Stadium e l'Udinese in trasferta a seguire. Il turnover c'è nei piani del tecnico e bisognerà vedere

FORMULA TRE.

come dosare le risorse umane per il dispendio di energie psico-fisiche. A Milano non sembrano esserci dubbi sulla disponibil­ità del ristabilit­o Defrel e sul posto prenotato da Berardi, mentre si prende tutto il tempo Di Francesco per completare il tridente decidendo tra Sansone (favorito) e Floro Flores. Non ci saranno distrazion­i in chiave Juve: conta solo il Milan, perché superare l'ostacolo rossonero vorrebbe dire aggiungere sostanza alla classifica e pensare ancora più

in grande.

Si gode il bello della vita, dopo aver superato una prova durissima, e il bello della profession­e per il percorso di crescita personale e di squadra. Francesco Acerbi a “Flash Neroverdi” non può fare a meno di prendere le cose migliori del momento: «Ci godiamo tutto questo sebbene consapevol­i che basta poco per sciupare quanto di buono è stato costruito. Oggi abbiamo più consapevol­ezza dei nostri

ACERBI FELICE.

mezzi. Col Milan ci attende una delle partite più dure anche perché deve vincere per forza. Non dobbiamo avere ansia o paura ma giocarci le nostre carte». Da libro Cuore il pensiero sul tempo che ha trascorso in neroverde: «A Sassuolo mi è successo di tutto, nel bene e nel male. Se non ci fosse stata la chemiotera­pia non so quanto sarei maturato. Dopo la malattia è cambiato tutto nella mia testa, più vai avanti più conosci te stesso».

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Francesco Acerbi, 27 anni, nel corso di Sassuolo-Lazio

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