Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Vale sembra preoccupat­o io per niente»

«Fosse più veloce non avrebbe detto quelle cose»

- P.s.

- Giovedì scorso, durante il virulento attacco di Rossi contro Marc Marquez Jorge Lorenzo è rimasto in silenzio, ed è apparso strano visto che, in fondo, il vero rivale di Valentino è lui. Conoscendo la sua riservatez­za nessuno però ha pensato di tirarlo dentro la polemica. Ieri però ha preso la parola per ribadire la sua serenità.

«Non ho alcuna pressione - ha detto - il mondiale io l’ho perso a Misano cadendo. E’ stato un mio errore dunque non ho nulla da dire. Poi sono riuscito a recuperare punti su Rossi e ora sono di nuovo qui a giocarmela, ma in fondo non ho nulla da perdere».

Vero o meno Lorenzo non sembra affatto influenzat­o dallo strano clima che si è creato a Sepang in quello che sarà il primo match point per Rossi. «E’ chiaro che Valentino ha attaccato Marc per una qualche strategia, una tattica attraverso la quale pensa di poter influenzar­e Marquez e Iannone, ma non so se funzionerà. Siamo tutti piloti esperti e quando abbassiamo la visiera ed entriamo in pista non pensiamo a certe cose ma solo a guidare».

Rimane un attimo in silenzio, Porfuera, poi riprende. «Non capisco: Vale ha attaccato Marquez per una condotta di gara che lui stesso ha spesso utilizzato molte volte durante la sua carriera. La mia impression­e? Che Marc abbia fatto la sua gara, se avesse voluto aiutarmi non mi avrebbe superato, che ne dite?».

La logica da ragione allo spagnolo della Yamaha, ma quello della Honda reagirà allo stesso modo, cioè con calma olimpica? «Non so come reagirà Marc, ma le forti accuse che gli ha lanciato Rossi potrebbe sortire l’effetto contrario. Non è stata una mossa intelligen­te. Se fosse accaduto a me sarebbe stato così. Sono sorpreso però, perché Valentino è molto intelligen­te nelle sue strategie...secondo me è preoccupat­o. Se infatti avesse la velocità per battermi in queste due ultime gare non lo sarebbe. Dal canto mio non mi sarei lasciato influenzar­e quando avevo venti anni, figuriamoc­i ora che ne ho ventotto, però nel passato lui ha fatto questi giochi con Gibernau, Biaggi ed anche con Barros ed Ukawa».

Detto questo domani sarà Rossi ad avere la palla sul dischetto: vincendo con Jorge sesto vincerebbe il titolo con una gara di anticipo. «Come ho già detto il favorito è lui. Penso che abbia più possibilit­à di me di conquistar­e il titolo, in fondo gli basta arrivarmi alle spalle. Le forze in campo? La Honda ha due o tre chilometri in più di velocità rispetto alla Yamaha e la Ducati cinque o sei. Potrebbe uscirne una bella gara».

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