Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

L’Italia punta in alto con la Bassino

Per la baby azzurra dev’essere la stagione della consacrazi­one

- Di Alberto Dolfin

A Sölden tira un po’ quell’aria che si respirava al rientro tra i banchi di scuola dopo le vacanze estive. Come ormai tradizione, il Circo Bianco si riunisce nella località tirolese per la prima gara stagionale di Coppa del Mondo, che anticipa abbondante­mente tutto il resto del calendario invernale. Mentre altrove imperversa l’autunno, sul ghiacciaio del Rettenbach si fa già sul serio e oggi si apriranno le ostilità con il gigante femminile, mentre domani sarà la volta degli uomini nella stessa disciplina.

Grande incertezza soprattutt­o nell’universo rosa, che si trova improvvisa­mente sprovvisto di regine. Già priva di Tina Maze, che si è presa un anno di pausa per decidere del proprio futuro, la contesa femminile ha perso nelle ultime ore anche colei che per appena 22 punti era riuscita a strappare l’ambita sfera di cristallo proprio alla slovena: Anna Fenninger. Dopo due anni consecutiv­i di regno, infatti, la bella austriaca dovrà abdicare senza lottare, a causa del terribile infortunio al ginocchio destro occorsole mercoledì in allenament­o, che ha cancellato prematuram­ente ogni sua ambizione di tris.

Una Coppa aperta a svariati scenari, dunque. Potrebbe finire per la prima volta tra le mani della ventenne terribile Mikaela Shiffrin, che nella passata stagione colse il primo successo stagionale proprio tra le porte larghe di Sölden in coabitazio­ne con la Fenninger. Con al collo un oro olimpico e due titoli mondiali di slalom, la giovane statuniten­se vuole completare la sua maturazion­e e dimostrare di essere una sciatrice completa capace di conquistar­e anche la Coppa generale. E quest’annata è perfetta dato che non ci saranno né gare iridate né a cinque cerchi a distoglier­ne l’attenzione.

Tra chi cercherà quantomeno di ritardare questa consacrazi­one c’è un’altra bionda a stelle e strisce, Lindsey Vonn che, pur non scendendo in pista questa mattina, è in Austria per studiare le avversarie ed è vogliosa di mettere in bacheca la quinta sfera. Sempre se le ginocchia non le faranno più scherzi.

Alle spalle del tandem americano sono tante le pretendent­i pronte ad inserirsi, a cominciare dalla svizzera Lara Gut, a patto che abbia una maggiore costanza durante tutto l’arco della stagione.

I giochi di potere non dovrebbero interessar­e l’Italia, che però intende ritornare a farsi vedere nei posti d’onore, magari già dalla gara odierna. C’è Federica Brignone, che un anno fa fu quinta nel gigante austriaco e poi riuscì a centrare l’unico podio stagionale ad Aspen. La grinta non le manca, ci vuole soltanto più continuità. Di motivazion­i ne ha da vendere anche Nadia Fanchini, che riparte dal secondo posto ottenuto a marzo ad Åre, proprio in gigante, conquistan­dosi un pettorale tra le migliori che le permetterà di giocarsi al meglio tutte le sue carte. Nel mazzo azzurro del gigante, c’è poi un giovane asso da calare: Marta Bassino. Nella prima campagna di Coppa dell’anno passato e nella prima manche mondiale in Colorado, a sprazzi la diciannove­nne cuneese ha dimostrato di avere talento. Ora bisogna darle il tempo di sbocciare.

Gigante a Sölden Shiffrin, Vonn e Gut: tre bionde a caccia del trono della Fenninger

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Marta Bassino, 19 anni, piemontese di Cuneo

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