Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Supercoppa in passerella i golden boy
Modena s’affida a Ngapeth Trento replica con Giannelli
Non è un caso che ci fosse tanta Italia nelle semifinali degli Europei, se i primi della classe, ruolo per ruolo, giochino praticamente tutti in Superlega, nel Belpaese. E nemmeno si tratta di un caso se questi eroi sotto rete siano giovani, talvolta giovanissimi e che presto, anzi prestissimo, siano pronti ad incontrarsi di nuovo. Due di questi lo faranno già stasera al PalaPanini di Modena dove alle 20.30 è in palio il primo trofeo della stagione, la Supercoppa Italiana: a giocarsela saranno la Dhl di Earwin Ngapeth e la Diatec Trentino di Simone Giannelli.
Sommando i due dati anagrafici, in due fanno 43 anni: 24 il francese di origine camerunense, fra i due migliori martelli d'Europa, ed appena 19 il fenomeno trentino, eletto il miglior palleggiatore del campionato europeo, pur avendo alle spalle soltanto quattro partite di campionato. Paradossalmente, la sua carriera fra settore giovanile e prima squadra si è giocata quasi tutta in azzurro: per conquistare lo scudetto a Trento gli è bastato sostituire il polacco Zygadlo che si era infortunato nella fase finale, prendendo un posto che difficilmente potrà perdere presto.
«Sono pronto - dice Giannelli - In Nazionale ho maturato un'esperienza straordinaria ed ora ho voglia di tuffarmi in campionato ed in questa sfida che, naturalmente, voglio vincere. So che non sarò più il Giannelli che non conosce nessuno, non sarò la nuova scoperta, so perfettamente che gli avversari studieranno i miei movimenti, il mio modo di palleggiare, ma a questo punto è normale sia così - ammette il 19enne bolzanino - So che ci sarà anche più pressione. Ma non ho paura, voglio divertirmi e vincere. A cominciare dalla Supercoppa».
Giannelli guiderà la solita corazzata trentina, una formazione quella allenata da Stoychev, che lo scorso anno ha avuto una sola, autentica rivale. Modena, appunto, con la nuova griffe, la nuova maglia presentata in una festa popolare l'altra sera proprio al PalaPanini (alla quale hanno partecipato, da invitati, i big del passato Bertoli, Vulllo e Cantagalli, tre totem del volley gialloblu e azzurro) e tanta voglia di conquistare il primo trofeo della stagione. Non è un caso se la presidentessa Catia Pedrini abbia fatto di tutto per ospitare la Supercoppa proprio nel tempio del volley.
«Ho vinto tanto questa estate, ma non sono sazio. Anzi, voglio vincere ancora parecchio - ha detto Ngapeth, istrionico schiacciatore francese, che nel breve volgere di un paio di mesi con la sua Nazionale ha conquistato World League ed Europeo - Sono molto contento di tornare a Modena. Non vedo l'ora di giocare al PalaPanini. Non sarà una rivincita e dal mio punto di vista e partiamo alla pari: l'anno scorso ci siamo divisi i trofei, noi in finale contro Trento abbiamo vinto la Coppa Italia e loro si sono presi lo scudetto. La Supercoppa ha il sapore di una sfida nuova, quasi di uno spareggio», ha detto Ngapeth, esperto in bilancieri in rovesciata, una specialità della casa sperimentata proprio a Modena, lo scorso campionato e che tanto sta sullo stomaco a chi la subisce.
Sarà comunque una sfida stellare, con il meglio del volley a livello internazionale in campo e un palasport praticamente sold out. Per la sfida fra due golden boy, due filosofie, due storie, due modi di amare la pallavolo.
Quarantatrè anni in due, stasera tra i protagonisti più attesi per il primo trofeo stagionale