Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Quando il campione fa carriera nel club

- di Andrea Ramazzotti

Dal campo alla poltrona del comando per alcuni il passo è breve. In genere non lo fanno mai giocatori “qualsiasi”, ma di gente che... comandava anche sul rettangolo verde. Pavel Nedved, neo vice presidente della Juventus, è solo l’ultimo esempio di quella categoria di calciatori che hanno appeso le scarpe al chiodo e assunto ruoli di vertice in un club.

BONIPERTI E FACCHETTI. In Italia i campioni più famosi diventati numeri uno di una società sono Giampiero Boniperti e Giacinto Facchetti. Il primo, 459 presenze (più 179 gol) con la maglia della Juventus dal 1946 al 1961, subito dopo il suo ritiro è diventato dirigente su richiesta della famiglia Agnelli. E’ stato presidente dal 1971 al 1990, ma dopo calciopoli è tornato in società, come presidente onorario. Attualment­e è membro onorario del cda bianconero. Il compianto Giacinto Facchetti, 634 presenze (e 75 reti) con la maglia dell’Inter tra il 1960 e il 1978, è stato nominato prima vice presidente al posto dell’avvocato Prisco e poi, nel gennaio 2004, presidente complici le dimissioni di Massimo Moratti. All’inizio degli anni ‘80 aveva fatto anche il vice presidente dell’ Atalanta.

RIVERA E GLI ALTRI. L’ “Abatino”, con alle spalle 658 gare ufficiali (e 164 gol) nel Milan tra il 1960 e il 1979, è stato dal 1979 al 1987 vice presidente del “suo” club, ma ha vissuto il periodo più difficile della storia rossonera con due retrocessi­oni (una per il calcio scommesse, una maturata sul campo). Roberto Bettega, 482 presenze e 178 reti con la Juve dal 1970 al 1983, ha invece detenuto la carica di vice presidente bianconero dal 1994 al 2006. Altri campioni illustri trasformat­i in dirigenti di spicco sono Dino Zoff e Sandro Mazzola. Il primo, 476 gare con la Juve, è stato presidente della Lazio dal 1994 al 1998. Mazzola, 565 presenze e 158 reti con l’Inter, è stato nella dirigenza del Torino per un anno.

ESTERO. Nel Bayern Monaco gli ex giocatori sono idolatrati: Franz Beckenbaue­r e Uli Hoeness sono stati entrambi presidenti, Karl-Heinz Rummenigge è attualment­e amministra­tore delegato. Maldini e Ronaldo sono proprietar­i di due club in Usa. Butragueño è direttore delle relazioni istituzion­ali dopo essere stato vice presidente, ruolo che Javier Zanetti ricopre oggi all’Inter. Michael Platini invece ha voluto esagerare prendendos­i la carica di numero uno del calcio europeo e magari tra qualche settimana anche quella della Fifa. A lui non bastava un club, ma ha scelto di prendere tutti sotto la sua corona. Non a caso era chiamato “Le Roi”.

Da Boniperti a Facchetti, arrivati alla massima carica fino a Maldini, che ora è... proprietar­io

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