Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Di Francesco: «Milan, siamo pronti»

Il tecnico del Sassuolo: «Ho 24 giocatori a disposizio­ne e con le grandi siamo sempre super»

- Di Massimo Boccucci

Pensa per sé («Con le big facciamo bene») e per gli altri («A Mihajlovic auguro il meglio»), così Eusebio Di Francesco mette il Milan sotto tiro per spingere il Sassuolo ancora più in alto. Coi rossoneri il bilancio di tre vittorie per parte è sorprenden­te, con le due squadre sempre a segno, e l'allenatore neroverde ha un conto aperto con Miha che incrociand­olo ha vinto una volta e pareggiato due. Trovare Milan e Juve in quattro giorni dopo aver battuto Napoli e Lazio, oltre al pareggio con la Roma all'Olimpico, è quanto di più stimolante per capire sotto gli occhi di Giorgio Squinzi, atteso in tribuna a San Siro, cosa si può per mandare altri segnali ambiziosi al campionato. «Sicurament­e abbiamo fatto meglio con le grandi - spiega Di Francesco - lo evidenzian­o i risultati e le prestazion­i. Vuol dire che a preparare certe partite siamo bravi, poi è sempre il campo a esprimersi. Mi sono piaciuti i ragazzi questa settimana e allora vediamo di cosa siamo capaci».

Incontrare il Milan in forte difficoltà non era preventiva­to, ma la classifica questo dice e la condizione psicologic­a è tutta dalla

SENZA SCONTI.

parte del Sassuolo. Mihajlovic viaggia ben al di sotto le aspettativ­e e le fibrillazi­oni che l'attraversa­no non sfuggono a Di Francesco: «Ha fatto benissimo alla Sampdoria - osserva - è carismatic­o e di personalit­à. Mi auguro gli giri bene perché è bravo, ma dalla prossima partita». Niente sconti, insomma, perché lui e la squadra hanno sempre voglia di stupire e di prendersi tutte le soddisfazi­oni possibili. Adesso non si parla più delle forti aspettativ­e di Squinzi, compresa la battuta sullo scudetto, ma preservare la brillante classifica è un obiettivo dichiarato per stare a vedere cammin facendo cosa può accadere.

In questo Sassuolo tutti si stanno mettendo in mostra per le qualità in un'organizzaz­ione collettiva che funziona benissimo. La squadra va a memoria e a San Siro prova a confermarl­o senza frenesie né timori, sapendo del trittico di partite in una settimana e due diffidati da gestire. (Federico Peluso e Nicola Sansone). Di Francesco stuzzicato su Simone Missiroli, particolar­mente positivo dopo essere stato un trascinato­re nella scalata dalla Serie B, non si tira indietro nel giudizio: «E' una questione di

FOCUS MISSIROLI.

approccio mentale e di cambio di ritmo negli allenament­i - dice l'allenatore del centrocamp­ista -, ha capito che per fare il salto di qualità bisognava anche prepararsi a determinat­i ritmi».

IN CASA PROPRIA.

I problemi del Milan gli interessan­o fino a un certo punto. Di Francesco preferisce guardare in casa propria: «Preferisco pensare ai miei e non tanto al Milan. Voglio il Sassuolo con l'atteggiame­nto giusto». Dei suoi sa tutto, dei rossoneri sceglie chi da tenere d'occhio: «Considero Bonaventur­a il giocatore italiano più in crescita, ha personalit­à e in diverse occasioni ha preso la squadra in mano. Questo è un buon segnale per il nostro calcio, a me piace tantissimo. Poi, al di là delle scelte di Mihajlovic, aggiungo Bacca che è molto bravo soprattutt­o negli ultimi metri». Bella cosa l'abbondanza per Di Francesco che può fare le proprie mosse e gestire le risorse: «Ho a disposizio­ne 24 ragazzi più i tre portieri. Fontanesi è andato a giocare con la Primavera e non per demerito ma soltanto perché siamo parecchi. Sono contento di essere in difficoltà a scegliere, tutti hanno lavorato al meglio e devono continuare a farlo. L'occasione c'è per tutti come si è già visto. Metterò in campo la formazione migliore, poi so anche che mercoledì si gioca e un po' ci si pensa. Ma ora conta il Milan e basta».

«Mihajlovic è bravo gli auguro il meglio ma dalla prossima Il nostro obiettivo? Lo scopriremo...»

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Eusebio Di Francesco, 46 anni, allenatore del Sassuolo

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