Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Hamilton pole solo prenotata
Sabato surreale sotto il diluvio Qualifiche rinviate a oggi. Forse
Gravido di imprevisti e colpi di scena, il gran premio a stelle e strisce si presenta nelle nostre case all’ora di cena. Alla luce dello sconvolgimento dei programmi avvenuto ieri, determinato dalla coda dell’uragano Patricia, è davvero impossibile immaginare cosa possa succedere.
Primo: non c’è una previsione precisa sul meteo e potrebbe diventare un’incognita proprio la corsa regolare su asciutto, dopo che per due giorni scarsi s’è remato con le Pirelli da bagnato estremo.
Secondo punto: non si sono disputate le qualificazioni, saltate dopo ripetuti rinvii e ricollocate oggi alle 9 del mattino, le 15 in Italia. Ma per la mattina di Austin il meteo promette altri rovesci e dunque le prove ufficiali potrebbero saltare del tutto.
Ecco perché ieri le prove libere si sono svolte in condizioni surreali: nell’eventualità che potessero valere come griglia di partenza - ipotesi tutt’ora in piedi - i piloti si sono impegnati allo spasimo, girando anche con poca benzina per cercare di ipotecare una buona posizione al via.
Questa qualificazione virtuale è andata in scena fra tribune totalmente vuote perché gli organizzatori avevano invitato gli spettatori a non raggiungere il circuito, essendo ridotti a un pantano i parcheggi, tutti su sterrato. Assente in occasione di queste prove libere eccezionalmente importanti, il pubblico si è presentato più tardi, in tempo per qualificazioni ufficiali che non si sono svolte...
Ma l’unica ora di attività in pista è stata interessante e divertente, pur disputata in condizioni di sicurezza non assolute. In quelle circostanze emerge la sensibilità del pilota e meglio ancora di Sebastian Vettel - un fuoriclasse vero sul bagnato - ha fatto Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes non lascia cadere dal tavolo neanche le briciole e così s’è preso anche una cripto-pole position, che chissà se gli tornerà buona. Ottimo il terzo posto di Hülkenberg, che se oggi le qualifiche non avessero luogo varrebbe la prima fila, dovendo Vettel subire la penalità di dieci posti alla partenza per il ricorso al quinto motore (idem per Raikkonen, nel suo caso da 7º a 17º).
SURREALE.
SPASSO.
Autentica e spassosa la serie di siparietti andati in scena nei box, nell’attesa vana delle prove ufficiali. Un teatrino a tema, tra barchette di carta affidate ai rivoli d’acqua, meccanici che simulavano di vogare, tweet spiritosi (Button ha proposto una foto con la muta addosso: “Pronto ad andare in pista”).
Il meteo da tregenda del sabato di Austin ha pochi precedenti: le qualificazioni spostate alla domenica mattina in Giappone nel 2004 (per un tifone annunciato ma che poi risparmiò Sukuka) e nel 2010; la gara ritardata di ore in Corea nel 2011, poi partita, fermata e ripresa più tardi dietro safety car; il GP Canada del 2011, che fu disputato con più interruzioni, coprendo nel complesso un arco di oltre quattro ore. Senza dimenticare le qualifiche del GP Brasile 2009, durate la bellezza di due ore e quaranta minuti.
Curioso come in queste circostanze estreme, liberati dalla routine che ingabbia l’intero sistema, i protagonisti della Formula 1 riescano a sorridere e a rendersi anche molto simpatici.
Lewis il più veloce nelle libere della mattinata, che potrebbero anche valere per la griglia