Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Lodi crea e Karnezis conserva
Zappino, Gomis, Blanchard, Rosi, Bertoncini, Paganini, Chibsah, Verde, Longo.
20’ pt Lodi Rizzoli di Bologna 6. Arbitri d’area Pairetto e Manganiello. Guardalinee Paganessi e Lo Cicero. Quarto uomo: Tonolini.
Ali Adnan (U), Gori (F), Felipe (U), Castillo (F), Wague (U), Lodi (U) per gioco scorretto.
spettatori paganti 3.084, incasso 42.440,00 euro, abbonati 10.214, quota non comunicata. Angoli 6-3 per l’Udinese. Recupero: 2’ pt, 4’st. Sei mesi dopo i bianconeri espugnano il “Friuli” (l’ultimo successo risaliva al 25 aprile, 2-1 sul Milan), finendo però il match in apnea, traditi forse dalla paura di vincere. Il successo però è meritato, l’Udinese ha fatto qualcosa di più rispetto al Frosinone che merita un plauso per come si è comportato nel secondo tempo. Nel primo invece i ciociari hanno subito l’iniziativa dei friulani. E il gol che ha deciso il match, arrivato al 20’ del primo tempo, è un regalo di Leali che si è fatto sorprendere su una punizione (decretata severamente da Rizzoli per presunto fallo di Diakitè su Thereau) a rientrare da destra di Lodi, sulla quale Thereau ha cercato la deviazione aerea. Probabilmente il movimento del francese ha ingannato l’estremo difensore, in realtà Leali è parso poco reattivo. Poi però si è esaltato nel secondo tempo in alcuni splendidi interventi, ma ormai la frittata era fatta. Per contro, al 5’ della ripresa Karnezis è stato fantasistico a deviare d’istinto con il piede sinistro un tiro ravvicinato di Sammarco deviato da Felipe.
La squadra di Colantuono nel primo tempo ha quasi sempre vinto i duelli nell’uno contro uno e non ha mai corso pericoli, salvo il tiro da venti metri di M. Ciofani al 42’ che ha sfiorato il palo. Nella ripresa il match è stato più emozionante e Stellone, che aveva iniziato attuando un ampio turn over confermando solo tre elementi (Leali, Diakitè e Crivello) che erano scesi in campo contro la Sampdoria, ha potenziato l’attacco. Dapprima con Soddimo, poi con Dionisi e la musica è subito cambiata. Agli ospiti è mancato il guizzo vincente, correndo nel contempo due grossi rischi di subire il secondo gol, ma prima Thereau (30’) e poi Aguirre (42’) hanno costretto l’Udinese a soffrire sino al 49.’