Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

E’ tornato il vero Felipe Lazio al secondo posto

Tris biancocele­ste (in gol anche Lulic): il Torino non è mai pericoloso

- Di Fabrizio Patania

Con o senza tifosi, la Lazio all’Olimpico è fortissima. Ottava vittoria su otto partite in casa dall’inizio della stagione, quinta in campionato, secondo posto a due punti dalla Roma, agganciate Inter e Fiorentina. Asfaltato il Toro di Ventura, altri tre gol e difesa solida, a differenza di quanto succede in trasferta e nonostante l’assenza pesantissi­ma di De Vrij. Il primo e unico gol incassato dalla Lazio all’Olimpico risale al 22 agosto, all’alba del campionato, con la firma di Mancosu del Bologna. Da allora Berisha ha lasciato il posto a Marchetti, imbattuto da 360 minuti. Lo sciopero della Nord non ha inciso. Tanti sono rimasti fuori, altri sono entrati, curva a metà e tifo intermitte­nte. Alla fine, però, sono scrosciati gli applausi. Doppietta di Felipe, immenso Klose (due assist), il riscatto di Mauricio, la corsa di Lulic e Basta, la crescita imponente di Milinkovic, vero apriscatol­e della Lazio. La squadra di Pioli ha schiantato i granata alla distanza, ha gestito con pazienza, acume A disposizio­ne: Ichazo, Castellazz­i, Pryma, Gaston Silva, Zappacosta, Martinez, Amauri

40’ pt Lulic, 25’ st e 48’ st Felipe Anderson. Mazzoleni di Bergamo 5,5. Arbitri d’area: Giacomelli e Candussio. Guardaline­e: Barbirati e Marzaloni. Quarto uomo: De Pinto

Klose 2 (L), Lulic (L). 30’ pt Mauricio (L), 33’ pt Moretti (T), 39’ pt Vives (T), 15’ st Klose (L), 33’ st Benassi (T) per gioco falloso

spettatori 22.131 (paganti 7.977, 14.154 abbonati). Angoli: 6-0 per il Torino. Rec.: 1’ pt, 3’ st

tattico, concedendo pochissimo e sfruttando le qualità di un reparto avanzato ricco di soluzioni. Ottima condizione fisica dopo l’Europa League. Al Toro, questa volta, non è riuscita la rimonta. Lo scarto è severo, ma Belotti e Quagliarel­la non sono mai stati pericolosi.

SQUADRE LUNGHE.

La partita si è aperta con una lunga mezz’ora di studio e duelli speculari. Pioli ha spedito Basta e Lulic a prendere Molinaro e Bruno Peres, ma la pressione degli attaccanti sulla difesa granata era relativa. Bovo, Glik e Moretti con il palleggio riuscivano a verticaliz­zare. Acquah e Baselli, abilissimi a infilarsi dietro ai due terzini della Lazio, trovavano profondità. Mauricio e Gentiletti, con qualche apprension­e, hanno tenuto, ma questo tipo di contrappos­izione ha partorito due squadre lunghissim­e, con distanze enormi tra i reparti. Alcune “uscite” della Lazio erano con i tempi sbagliati.

CONTROPIED­E.

Quando Felipe e Candreva sono scivolati di più sulle fasce, la Lazio si è accesa ed è riuscita a crearsi gli spazi per ripartire. Ha anche ribaltato il possesso palla, chiudendo all’intervallo in leggero vantaggio (52%). Su un angolo a favore del Toro, è nato il contropied­e di Felipe. Lulic ha ritardato il cross e Candreva di testa ha segnato in fuorigioco. Marchetti ha deviato in angolo la botta di Peres e al quarantesi­mo la Lazio è passata in vantaggio. Basta ha concluso l’ennesima percussion­e con un cross di sinistro a scavalcare la difesa del Toro. Klose è sbucato alle spalle di Glik e di testa ha calibrato l’assist per Lulic, che si era inserito. Destro del bosniaco, il rimbalzo del pallone ha preso in controtemp­o Padelli, troppo morbido con la mano di richiamo.

PAZIENZA.

Quel gol ha dato sicurezza alla Lazio e l’ha tolta al Toro. Biglia e Onazi hanno avviato una lunghissim­a fase di gestione della palla. La facevano girare in attesa di colpire in verticale, sfruttando le sponde micidiali di Milinkovic. Il serbo ha creato quattro occasioni, le prime due fallite da Lulic (tiro volante) e da Candreva. Alla terza, è arrivato il raddoppio di Felipe. Minuto 25: lancio di Marchetti, Milinkovic ha spizzato di testa, Klose ha inventato un tocco d’esterno per lo scatto del brasiliano, controllo in corsa e Padelli fulminato di sinistro in diagonale. E pensare che Pioli aveva già preparato il cambio con Kishna. L’olandese invece ha sostituito Candreva e il brasiliano, a tempo scaduto, ha calato il tris. Discesa di Lulic e appoggio al limite dell’area, Felipe s’è aggiustato il pallone sul destro e lo ha scaraventa­to in rete. L’ultima doppietta l’aveva segnata proprio al Toro. E’ tornato a volare e ora la Lazio sogna.

 ??  ?? Felipe Anderson festeggiat­o da Lulic che aveva dato il via al tris biancocele­ste
Felipe Anderson festeggiat­o da Lulic che aveva dato il via al tris biancocele­ste

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy