Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Maruotti spinge Latina, Piacenza vola con Perrin
(14-25, 18-25, 22-25). Cook 8, Leoni, Orduna 1, Giannotti 12, Quiroga 10, Volpato 3, Averill 6, Berger, Milan 2, Diamantini, Balaso (L). Ne: Lazzaretto, Bassanello. All. Baldovin. Krumins 2, Sket 11, Pavlov 11, Boninfante, Tailli, Hirsch 1, Yosifov 7, Rossi 5, Maruotti 14, Romiti (L). Ne: Mattei, Ferenciac. All.: Placì.
Goitre e Lot. Durata set: 24', 26', 30'. Spettatori: 1560.
PADOVA: bs 11, ace 3 (2 Cook), ric.pos. 52% (perf. 30%), att. 40%, muri 5 (2 Giannotti), err. 24. LATINA: bs 7, ace 5 (2 Sket, Pavlov), ric.pos. 43% (perf. 25%), att. 62%, muri 5 (3 Rossi), err. 12. Maruotti. l’attacco della Ninfa Latina Se il buongiorno si vede dal mattino, anche quest’anno a Latina possono sognare. La formazione guidata dal tecnico giramondo Placì, profondamente rinnovata in sede di mercato estivo e solo da pochi giorni a ranghi completi, espugna Padova con un perentorio 3-0, e mette subito in tavola le sue carte. Primo set a senso unico: fin dalle prime battute di gioco Latina gioca su altissimi livelli ed esprime tutto il suo grande potenziale offensivo con il neo acquisto Pavlov e capitan Maruotti, perfetto da posto 4.
Padova non riesce quasi mai a trovare continuità e la giusta sincronia di gioco e la frazione si chiude sul 14-25. Nel secondo set, fotocopia del primo, sale in cattedra lo schiacciatore sloveno Alen Sket, fresco di argento all’ultimo Europeo con la sua nazionale, e Latina si porta senza difficoltà sul 2-0. Solo nel terzo set la sfida si accende: Padova sembra rialzare la testa con Giannotti, ma nel finale Latina fa valere il maggior tasso tecnico e trova il break decisivo. (25-17, 25-21, 25-16).
Coscione 2, Luburic 13, Khout 5, Patriarca 3, Zlatanov 15, Perrin 17, Manià (libero 71%), Ter Horst, Papi, Sedlacek, Tencati 3, Tavares, Cottarelli all. Giuliani.
Sottile 2, Gavenda 2, Alletti 7, De Togni 2, Russomanno 7, Marretta 8, Tosi (libero 48%), Milushev, Borovnjak, Sbertoli, Burgsthaler 2, Rivan (libero), Galaverna 12 all. Monti
Saltalippi-Santi. Durata set: 24' 27' 25' tot. 1h16'. Spettatori: 2444.
- PIACENZA: 8 bs, 3 ace, ricezione (64%), attacco (54%), 8 muri, 12 errori. MILANO: 5 bs, 2 ace, ricezione (44%), attacco (39%), 6 muri, 18 errori.
Perrin, il canadese tramuta in punto quasi ogni palla e in seconda linea è una sicurezza
contrattacco pesante per i biancorossi, sterile l'attacco Revivre. Il nuovo corso piacentino produce i primi frutti. E sono frutti più che convincenti. La rinnovatissima Lpr del tecnico Alberto Giuliani bagna l’esordio in Superlega con un 3-0 sulla incerottata Revivre Milano degli ex Monti, Alletti e Marretta. Un match condotto dai biancorossi con saggezza e determinazione, ben orchestrati da Coscione e capaci di risalire la china nei pochi momenti di difficoltà offerta dalla gara, come nel finale di secondo set. I padroni di casa sono stati lucidi a muro, in difesa (il libero Manià un autentico "aspirapolvere") e nelle coperture contrattaccando con percentuali importanti. Applausi a scena aperta per il neoacquisto Perrin, indiscusso mvp. Il canadese ha messo a segno la bellezza di 17 punti, rivelandosi un punto di riferimento importante in attacco e una sicurezza da seconda linea. Bene anche l'altro acquisto più atteso, l'opposto serbo Luburic.