Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

ROMA SUPER PUNTI E VETTA E’ TUTTO SUO

Apre la magia di Salah (proprio lui, l’ex fischiato...) poi bis di Gervinho: primato solitario dopo 714 giorni

- di Alberto Polverosi FIRENZE

Da ieri il campionato ha una nuova padrona. La Roma è tornata in testa da sola dopo 714 giorni, vincendo una partita dura, di gioco e di lotta, bella per intensità e ritmo, un po’ meno per tecnica. La Fiorentina non si è mai arresa e per questo la vittoria, con sorpasso, della squadra di Garcia ha davvero molta sostanza. Più dei tre punti presi, vale il modo con cui la Roma li ha conquistat­i, sfruttando le sue armi migliori (le ali: un gol ciascuno) e interpreta­ndo la partita da grande squadra, non più con la testa calda di Leverkusen, ma con la testa fredda che serve in gare come queste.

IL COLPO DI SALAH.

La recente lezione in Champions è servita. Ottima difesa e perfetto contropied­e, iniziativa alla Fiorentina (oltre il 70 per cento di possesso palla) e ripartenze immediate, come furie. Dentro la partita la storia più bella è stata quella di Mohamed Salah, per il quale il Franchi ha usato, come promesso (anzi, minacciato) un trattament­o speciale: l’egiziano ha contraccam­biato, rispondend­o ai fischi con un gol alla prima, anzi, la seconda palla toccata. Del resto il pallone era gialloross­o, il colore che Salah aveva scelto per lasciare Firenze. Quel gol, giunto dopo 6 minuti, ha chiarito bene la difficoltà della Fiorentina a muoversi fra linee strettissi­me. La Roma, in vantaggio, ha giocato la partita che Garcia aveva pensato: difesa e contropied­e. Se a Leverkusen impostazio­ne e scelte del tecnico avevano lasciato ampie perplessit­à, stavolta il francese ha preso la partita in pieno.

PALLA AI VIOLA.

Lasciare l’iniziativa alla Fiorentina significav­a costringer­la a far girare palla più lentamente del solito, visto che a Sousa manca l’elemento tecnico che, nel gran traffico del centrocamp­o, è in grado di saltare l’avversario. C’era Ilicic, però in tono grigio e non bastava. La Fiorentina poteva saltare le linee della Roma solo con scambi stretti e rapidi, ma lì dentro si perdeva spesso perché la Roma era messa bene e perché Borja Valero non era mai preciso. Una follia di Roncaglia, che aveva abbandonat­o la postazione, ha lanciato il più clamoroso dei contropied­i della Roma, concluso in rete da Gervinho dopo oltre 60 metri di scatto: era partito da solo al di qua della linea di centrocamp­o.

GLI EPISODI.

Ci sono stati due momenti precisi in cui la Fiorentina poteva rimettere piede in partita nel primo tempo. La prima quando Szczesny ha preso la palla con le mani sulla linea dell’area o fuori: il sospetto restava. La seconda quando la difesa della Roma ha commesso l’unico errore del primo tempo permettend­o a un lancio di Gonzalo Rodriguez di trasformar­si in un assist per il contropied­e di Kalinic che ha fatto la cosa più difficile (controllo al volo di tacco) e sbagliato quella più facile (pallonetto davanti al portiere: fuori). Quando una squadra gioca tutta insieme, compatta, attenta, equilibrat­a, può schierare anche l’intero potenziale offensivo, come ha fatto ieri Garcia. Salah e Dzeko hanno lavorato sodo per difendere la squadra, togliendo aria e spazio ai viola. In contropied­e, la Roma poteva mettere una pietra sulla partita, ma Tatarusanu e Bernardesc­hi (sulla linea di porta) hanno tolto due gol nella stessa azione a Gervinho e Pjanic. Sousa ha cominciato a mettere una punta sull’altra, prima Rossi (Fiorentina col 3-4-3), poi Babacar (Fiorentina col 3-3-4), sono arrivate anche le occasioni viola, Kalinic ne ha sbagliata una da non credere, Bernardesc­hi se l’è fatta parare da Szczesny. Poi Salah ha preso due gialli in 30", il primo per un fallo su Roncaglia, il secondo per un vaffa a Orsato. Con un uomo in più la Fiorentina ha segnato con Babacar, ma all’ultimo minuto di recupero. Un solo gol con 21 conclusion­i (a 6), il dato non può consolare Sousa, anche perché ieri è arrivata la terza sconfitta consecutiv­a in una settimana.

 ??  ?? Salah, abbracciat­o da Manolas e De Rossi, non esulta dopo il gol dell’ex
Salah, abbracciat­o da Manolas e De Rossi, non esulta dopo il gol dell’ex

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy