Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Occhi nerazzurri su Diawara: sfida d’oro
Fino ad ora solo in quattro hanno giocato tutte e nove le partite: Masina, Destro, Brienza e Diawara. Chi lo avrebbe mai detto. Il diciottenne centrocampista nato a Conakry in Guinea, nel giro di poche settimane ha convinto tutti, tecnico e tifosi ed è stato fino ad ora senza dubbio la sorpesa migliore di queste prime nove partite. Ha compiuto i 18 anni lo scorso 17 luglio e come lui stesso ha raccontato solo un paio di anni fa giocava nella squadra parrocchiale del suo paese, mentre lo scorso anno ha acceso la luce del San Marino in Lega Pro solo da gennaio per 14 partite. Una crescita esponenziale che lo ha portato presto a passare da giocatore della Primavera aggregato alla prima squadra a titolare del centrocampo. Il lavoro in estate di Rossi per plasmarlo e aiutarlo in questa crescita velocissima è stato certosino. Quante volte il tecnico e i suoi collaboratori lo hanno preso da parte insieme a Cozzari e Silvestro per migliorarne la tecnica e insegnare i movimenti del centrocampista centrale. E lui, con la massima applicazione, non solo li ha imparati, ma è riuscito nella cosa più difficile: concretizzarli sul terreno di gioco. Tanto che fin dalle prime amichevoli è stato chiaro che in quel ruolo non c'era nessuno capace di gestire la situazione meglio di lui e nel grigiore delle tante amichevoli estive, si è sempre distinto per visione di gioco e gestione della palla. Tanto da mettersi in luce anche al di là delle Due Torri. Solo il fatto che ora il Bologna ha una proprietà che può programmare il futuro ha permesso a Corvino di resistere agli assalti delle grandi ed in particolare della Juventus nell'ultimo giorno di mercato, per cifre dieci volte superiori all'investimento fatto dal Bologna.
La sua prima con la maglia del Bologna in campionato è arrivata il 22 agosto, quando al minuto 83 ha preso il posto di Crisetig. Anche in quei soli dieci minuti i tifosi hanno capito che sarebbero stati i primi di una lunga serie. La gestione del ragazzo è continuata la partita successiva. E' entrato al minuto 56 con il Sassuolo. E nell'ultima azione, quella del gol ospite, è stato involontario protagonista. Si sarebbe potuto abbattere. Ed invece Rossi ha continuato a credere in lui e con la Sampdoria ha giocato un po' più di una mezzoretta. Dalla quarta di campionato, la vittoria in casa con il Frosinone, Rossi gli ha dato le chiavi del centrocampo. A Firenze e a Torino con la Juventus non ha avuto nessun tipo di timore e stasera, con l'Inter, altra squadra che si sta interessando a lui, dovrà continuare a dimostrare quanto di buono mostrato finora.