Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Dybala, assist per Allegri «Sa come utilizzarmi»
«Io spaccherei il mondo, lui già con Morata ha fatto bene, quindi...»
Dybala senza limiti. «Ho voglia di spaccare il mondo» urla la Joya dopo la super domenica che l'ha visto protagonista. Gol, assist, rigore procurato, tante giocate di qualità: questo il bottino di mister 40 milioni nei novanta minuti contro l'Atalanta, che hanno confermato che il futuro sarà suo. Ma Paulo vuole correre e vuole mettere la sua firma anche sul presente: è partito con questo intento fin dal primo giorno, a Shanghai, certificando la Supercoppa, il primo trofeo dell'anno. Ha continuato in questo primo scorcio di stagione, nonostante sia stato centellinato da Allegri che per questo è finito nell'occhio del ciclone. Fino all'ultima settimana, in cui il movimento pro-Dybala ha acquisito sostenitori e la pressione è cresciuta. Su allenatore e giocatore.
Lui, nonostante i 21 anni, sembra non fare una piega. «Vivo tutto con grande tranquillità, penso sempre a lavorare tranquillo e dare il massimo» sottolinea a Mediaset Premium. Il suo ex presidente, Zamparini, numero uno del Palermo, gli ha anche consigliato di cambiare aria nel caso Allegri continuasse a impiegarlo con il contagocce. Paulo riporta le cose nel loro alveo naturale: «Zamparini lo conosciamo tutti, mi vuole bene; da quando sono qui mi ha sempre scritto. Sicuramente sento il cambiamento, ma come ha detto Allegri quando c'è troppa pressione si sbaglia e diventa pesante. Bisogna giocare con calma, stando vicini ad amici e compagni». E soprattutto: «Sicuramente ho voglia di spaccare il mondo, mi piace stare in campo, ma il mister deve sceglierne undici. Con Alvaro ha fatto bene, quindi...». Per Max è un assist non indifferente, perfetto come quello offerto da Dybala a Mandzukic per il raddoppio contro l'Atalanta. Il tecnico ha scelto per Dybala lo stesso percorso di crescita e maturazione adottato con Morata lo scorso anno, all'ombra di Tevez e Llorente. E l'ex palermitano appare d'accordo.
TRANQUILLO.
Calma, serenità e massima disponibilità verso l'allenatore. Anche per quanto riguarda la nuova collocazione tattica che Allegri sta ritagliando al campioncino argentino. «Il suo ruolo del futuro sarà tra le linee, deve assolutamente diventare una seconda punta. Deve crescere tatticamente, tecnicamente e fisicamente poi diventerà un campione». Dybala ha iniziato a sperimentare la nuova posizione con l'Atalanta, giocando più lontano dalla porta, come suggeritore, attaccante di raccordo. Come l'ultimo Tevez, per intendersi. Dybala sulle orme di Carlitos, dunque. Non potrà essere tutto e subito, dato che si tratta di un talento che sta sbocciando, mentre l'Apache è arrivato in bianconero già formato, con un grande bagaglio di esperienza
PIU' LONTANO.
e una carriera sviluppata nei più importanti club del mondo. Servono alcuni passaggi, come ha ricordato Allegri. Eppure i due, nonostante tutte le discussioni sull'impiego di Paulo, sono vicini come rendimento. Perchè nella stagione 2013-14, quella del debutto in Italia, Tevez dopo 9 giornate aveva totalizzato 5 reti, più una in Supercoppa italiana. Dybala è a quota 4 in serie A più una anche lui in Supercoppa. Tevez ha chiuso la prima stagione in bianconero con 21 gol, 19 in campionato, 1 in Europa League e uno in Supercoppa. Completando poi l'opera con la straordinaria annata 2014-15, conclusa con 29 centri, 20 in serie A, 7 in Champions League e 2 in Supercoppa Italiana. Numeri da capogiro ma Dybala ha classe tale per poter emulare il suo connazionale.
Anche dall'ad Marotta arriva una carezza a colui che è stato l'acquisto principe del mercato bianconero. «Si sta parlando troppo di Paulo - rileva -. Quando un giovane arriva dalla provincia è giusto che abbia il tempo necessario per assestarsi, capire dove si trova, che tipo di maglia indossa. Ma qualità e fiducia rimangono invariate, e Dybala avrà molto, molto tempo per mettere in luce le sue qualità».
MAROTTA.
«Vorrei andare sempre in campo ma il tecnico può schierarne 11 alla volta»