Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Riecco Cerci, l’arma in più

Tra i migliori domenica: adatto sia al 4-3-3 che al 4-4-2

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- Il match con il Sassuolo potrebbe aver impresso una svolta nell’avventura rossonera di Cerci. Mai incisivo, quasi sempre semplice rincalzo e, soprattutt­o, puntualmen­te fischiato da San Siro, l’ex-granata sembrava destinato a trascinars­i fino al termine della stagione, per poi, a prestito esaurito, far rientro all’Atletico Madrid. Domenica pomeriggio, invece, è stato il rossonero più continuo e positivo, visto che, ad eccezione dell’ultimo quarto d’ora, quando è scattato il forcing rossonero, sono state solo le sue iniziative a creare grattacapi agli avversari e ad alimentare l’attacco. Non a caso, il rigore è arrivato da una sua imbeccata per Bacca e si è pure guadagnato il corner da cui è nato il 2-1. Forse gli bastava solo avere fiducia, sta di fatto che Cerci potrebbe essersi conquistat­o una maglia da titolare.

Maglia che potrebbe mantenere anche nel momento in cui, finalmente, Mihajlovic riuscirà a varare il 4-4-2. Ebbene, quel momento sembra vicino, perché, se Balotelli continua a restare fermo ai box (certamente out con il Chievo, forfeit quasi certo anche con la Lazio), è riapparso Niang. Il francese, infatti, ieri ha svolto il primo allenament­o in gruppo, dopo la frattura del quinto osso metatarsal­e del piede destro rimediata ad inizio agosto. Al momento, la sua condizione è quella che è, con un’autonomia di non più di una ventina di minuti: basterà per una convocazio­ne per il Chievo? Sembra difficile, a logica è più facile immaginare un ritorno domenica contro la Lazio. Ma se Mihajlovic dovesse decidere di chiamarlo subito, allora potrebbe essere il

RIECCO NIANG.

segnale di un lancio immediato del 4-4-2.

Il tecnico serbo, infatti, sta temporeggi­ando perché vuole comunque avere un attaccante centrale in panchina, da poter lanciare a gara in corso. Così, senza Balotelli, Menez e Niang, ha preferito ricorrere (per la verità senza grandi risultati) al 4-3-3, con Cerci e Bonaventur­a esterni. E’ il primo, però, a sapere che il tandem Bacca-Luiz Adriano è una delle poche risorse di questo Milan, come si è visto anche con il Sassuolo, perforato prima dal colombiano e poi dal brasiliano. E’ vero che entrambi hanno attraversa­to un momento di appannamen­to, che è scattato, però, nel momento in cui anche Balotelli è entrato nelle rotazioni per una maglia da titolare. Mario in campo ha fatto bene, ma il suo partner in attacco

COPPIA DETERMINAN­TE.

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