Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Sannino a Frosinone cerca identità e punti

Dubbi su Borriello e Mbakogu

- Di Fabio Garagnani Infopress

Di nuovo in campo mercoledì, a Frosinone, in uno scontro diretto con l'altra sorpresa della scorsa stagione in Serie B. Poi, domenica, l'incrocio col Verona, al momento appaiato all'ultimo posto. Per il Carpi si è aperta la settimana più importante di questo primo scorcio di campionato. Poco tempo per rimuginare sulla sconfitta nel derby col Bologna. E spesso, in questi casi, è meglio così. Nonostante il risultato, maturato solo negli ultimi istanti di gara, il derby di sabato è stato utile per archiviare la precedente trasferta di Bergamo e le 46 palle perse che in quell'occasione hanno fatto apparire i biancoross­i assolutame­nte inadeguati alla categoria. Giuseppe Sannino sta lentamente mettendo la sua impronta sulla squadra, facendole assimilare il 4-51, divenuto ormai la principale alternativ­a al 3-5-2 con cui il Carpi ha giocato la maggior parte delle sue partite. Per il tecnico è un'arma in più che potrebbe essere riproposta anche a Frosinone, dove non sono previsti grandi cambiament­i nell'undici. Il Carpi è alla ricerca di certezze, e dunque dovrà ripartire con quelle restituite dalla sfida con il Bologna. Bene, nell'occasione, hanno fatto i rientranti Marrone, Spolli e Romagnoli. Il primo nel ruolo di play-maker a centrocamp­o, gli altri due in mezzo alla difesa, schierata a quattro con Gabriel Silva nel ruolo di terzino sinistro con licenza di spinta. L'aveva fatto in precedenza anche Castori, ma aveva dato pessimi frutti sia a Genova con la Sampdoria che nel secondo tempo di Roma. Con le stesse pedine in campo, il tecnico potrà passare alla difesa a tre a partita in corso. O viceversa. Quella dell'organizzaz­ione del gioco, del resto, è la chiave che Sannino sta cercando per riuscire a dare una identità al suo Carpi. Qualche preoccupaz­ione, ieri, per l'uscita dal campo anzitempo di Mbakogu e Borriello. Entrambi dovrebbero comunque esserci. Soprattutt­o l'ex romanista, tra i più positivi di questo stentato avvio di campionato. La sua sostituzio­ne contro il Bologna aveva surriscald­ato il pubblico del Braglia, che aveva sonorament­e fischiato il tecnico, sia nel momento del cambio che sul finale di partita. Un clima di tensione che si è respirato anche nell'allenament­o di domenica mattina allo stadio Cabassi. Un paio di contestato­ri isolati subito coperti dai cori di sostegno alla squadra di una ventina di "Guidati dal Lambrusco". Nell'occasione era presente al campo anche il patron Stefano Bonacini. Il clima è poi tornato alla normalità già nella giornata di ieri.

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