Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Sannino a Frosinone cerca identità e punti
Dubbi su Borriello e Mbakogu
Di nuovo in campo mercoledì, a Frosinone, in uno scontro diretto con l'altra sorpresa della scorsa stagione in Serie B. Poi, domenica, l'incrocio col Verona, al momento appaiato all'ultimo posto. Per il Carpi si è aperta la settimana più importante di questo primo scorcio di campionato. Poco tempo per rimuginare sulla sconfitta nel derby col Bologna. E spesso, in questi casi, è meglio così. Nonostante il risultato, maturato solo negli ultimi istanti di gara, il derby di sabato è stato utile per archiviare la precedente trasferta di Bergamo e le 46 palle perse che in quell'occasione hanno fatto apparire i biancorossi assolutamente inadeguati alla categoria. Giuseppe Sannino sta lentamente mettendo la sua impronta sulla squadra, facendole assimilare il 4-51, divenuto ormai la principale alternativa al 3-5-2 con cui il Carpi ha giocato la maggior parte delle sue partite. Per il tecnico è un'arma in più che potrebbe essere riproposta anche a Frosinone, dove non sono previsti grandi cambiamenti nell'undici. Il Carpi è alla ricerca di certezze, e dunque dovrà ripartire con quelle restituite dalla sfida con il Bologna. Bene, nell'occasione, hanno fatto i rientranti Marrone, Spolli e Romagnoli. Il primo nel ruolo di play-maker a centrocampo, gli altri due in mezzo alla difesa, schierata a quattro con Gabriel Silva nel ruolo di terzino sinistro con licenza di spinta. L'aveva fatto in precedenza anche Castori, ma aveva dato pessimi frutti sia a Genova con la Sampdoria che nel secondo tempo di Roma. Con le stesse pedine in campo, il tecnico potrà passare alla difesa a tre a partita in corso. O viceversa. Quella dell'organizzazione del gioco, del resto, è la chiave che Sannino sta cercando per riuscire a dare una identità al suo Carpi. Qualche preoccupazione, ieri, per l'uscita dal campo anzitempo di Mbakogu e Borriello. Entrambi dovrebbero comunque esserci. Soprattutto l'ex romanista, tra i più positivi di questo stentato avvio di campionato. La sua sostituzione contro il Bologna aveva surriscaldato il pubblico del Braglia, che aveva sonoramente fischiato il tecnico, sia nel momento del cambio che sul finale di partita. Un clima di tensione che si è respirato anche nell'allenamento di domenica mattina allo stadio Cabassi. Un paio di contestatori isolati subito coperti dai cori di sostegno alla squadra di una ventina di "Guidati dal Lambrusco". Nell'occasione era presente al campo anche il patron Stefano Bonacini. Il clima è poi tornato alla normalità già nella giornata di ieri.