Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Platini se la gioca Garantisce Infantino

L’Uefa (col sì di Asia e Sud America) con due candidati

- Di Edmondo Pinna

La strategia è chiara. In attesa di Michel Platini (tutt’altro che accantonat­o dopo le novità di ieri sul fronte delle candaditar­ue), l’asse che lega il Sudamerica (Conmebol, nessun candidato, anche se Zico ha cercato fino alla fine di inserirsi nella lista), l’Europa (Uefa, la novità Gianni Infantino al fianco - e non in contrappos­izione - a Le Roi) e l’Asia (Afc, la conferma Al-Khalifa stavolta sì in contrappos­izione al giordano Ali Al-Hussein) ha varato il piano B, o «alternativ­o». Perché non ci sono “riserve”, ma «candidati spendibili» nella corsa al soglio di Blatter, quella presidenza della Fifa che è stata nelle mani del Colonnello tanto, troppo tempo (dal 1998, fate voi...). Allora, ricapitoli­amo. Con Platini sospeso 90 giorni, senza capire di cosa sia realmente accusato e avere garanzie sui tempi processual­i, da Sudamerica e Asia hanno bussato alla porta della Uefa: «Che fate, avete un altro candidato?». Anche perché nel frattempo alla corsa si erano iscritti in diversi. Inizialmen­te erano il principe Ali Al-Hussein di Giordania (praticamen­te deligittim­ato dalla successiva candidatur­a di Al-Khalifa, che oltre ad essere presidente della confederaz­ione asiatica è appoggiato dallo sceicco kuwaitiano Ahmad Fahad Al-Sabah, potentissi­mo membro del Cio, l’uomo di Bach alla presidenza del Comitato Olimpico Internazio­nale e dell’ultimo Blatter alla Fifa) e l’ex centrocamp­ista di Trinidad e Tobago David Nakhid (a molti verrebbe da rispondere «David chi?»). Ma la pattuglia si era ingrandita, a cominciare dal sudafrican­o Mosima Gabril “Tokyo” (vista la sua passione per le arti marziali) Sexwale, che si pone decisament­e fra i favoriti (è stato in carcere con Mandela a Robben Island durante l’apartheid); Jerome Champagne (da molti considerat­o la testa di ponte di Blatter, all’ultima tornata non era riuscito a trovare neanche le 5 federazion­i che servirebbe­ro per la candidatur­a, figurarsi metterne d’accordo 209); Musa Bility, presidente della Federcalci­o della Liberia, fino all’ultimo a contare le cartelle delle federazion­i che dovevavo appoggiarl­o per sapere se le aveva tutte, candidato comunque esautorato dal Tokyo Sexwale.

Il piano. In una conference call, ieri in tarda mattinata, la Uefa ha messo a punto la strategia, il piano perfetto, tirando le somme dopo il summit a Nyon del 15 ottobre scorso, nel quale era stato garantito l’appoggio a Platini. Gli “alleati”, dimostrand­o fiducia, hanno sempliceme­nte chiesto un candidato-bis, possibilim­ente non in contrappos­izione. Il nome di Gianni Infantino - già circolato come papabile per la presidena Uefa nel caso di un Platini in cima alla Fifa - è stata «la scelta giusta» come ha certificat­o il vicepresid­ente Uefa Giancarlo Abete. Giusta perché gode di un buon credito anche fuori dai confini europei (ha già parlato con i colleghi asiatici), è pronto a farsi da parte nel caso in cui Platini venga completame­nte prosciolto (e venga ammesso alla tornata elettorale), è pronto a correre al fianco di Al-Khalifa, fino ad un mese fa fervente sostenitor­e di Platini. Non è un caso che proprio Al-Khalifa abbia ufficializ­zato il suo nome pochi minuti dopo. Se Le Roi non dovesse farcela, i due non si farebbero la guerra, appoggiand­osi l’un l’altro, a seconda di come si metteranno le cose. Ali Al-Hussein non avrebbe i numeri (prese 73 voti a maggio, molti dei quale dalla Uefa, che ora ovviamente voterebbe altro), loro sì, capaci di raccoglier­e anche gli indecisi sui vari schieramen­ti (il sudafrican­o sarebbe l’espression­e del volere di Blatter).

Il presidente della Federcalci­o,Tavecchio, intervenen­do a margine dell’inaugurazi­one del Primo Centro federale territoria­le a Firenze, ha benedetto la candidatur­a di Infatino: «E’ la seconda candidatur­a che la Uefa ha deciso di appoggiare, qualora l’ipotesi Platini, che la stessa Uefa non ha deciso assolutame­nte di scartare, non dovesse essere più percorribi­le. Aspettiamo, in merito, il responso del Tas. Comunque, dal momento che l’Europa non poteva restare senza un suo candidato abbiamo puntato su Infantino: è il miglior elemento che abbiamo a disposizio­ne, è giovane, conosce molto bene il sistema ed ha possibilit­à di arrivare…a dama».

BENEDIZION­E.

L’attuale segretario generale Uefa “coprirebbe” Le Roi fino all’ultimo per poi correre da solo

Stessa strategia per Al-Khalifa potente membro Cio Niente guerra fra i due senza Platini Ieri ultimo giorno per le candidatur­e Fra i favoriti anche “Tokyo” Sexwale seguace di Mandela

Abete: «Infantino scelta giusta» Tavecchio: «Lui il migliore che c’è se Platini va ko»

«Il comitato organizzat­ore non avrebbe mai dovuto accettare la proposta della commission­e finanza della Fifa di pagare un contributo finanziari­o, ma non ci fu compravend­ita di voti per l’assegnazio­ne del Mondiale 2006 alla Germania»: lo ha ammesso Fraz Beckenbaue­r, in una lettera allo Spiegel

ILKAISERSI­DIFENDE.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy