Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Da Incocciati frasi al veleno su Pancaro
Internet invade sempre più la vita di chiunque, piccoli e grandi, vip e anonimi. Non solo, a volte la rete diventa - o viene usata - come un megafono. E fra i tanti impieghi sotto quest’ultima formula, ci si sbizzarrisce: per pubblicizzare se stessi o qualche opera del proprio ingegno, per comunicare qualcosa. Fin qui tutto nella norma. Il fatto è che, a volte, Internet come i social sono vettori per regolare conti personali. Anche sull’onda di emozioni forti, fatti caldi, immediati, le classiche reazioni a pelle di qualcuno su qualcosa. Probabilmente, ciò che ha spinto Beppe Incocciati a scrivere nella sua pagina Facebook il messaggio al vetriolo diretto a Pippo Pancaro da cui era stato appena battuto, in campo, 2-3: «Quando te la fai addosso perché l’altra squadra ti mette alle corde...questo signore nascondeva il pallone quando usciva... eppure mi sembra di ricordare che da calciatore ha indossato maglie importanti.. Ma con lo squadrone che ha a disposizione servono certi metodi??».
Il barone De Coubertin ai tempi suoi neanche se la sarebbe immaginata una situazione del genere. Ma cosa può aver irritato Incocciati al punto da mettere nero su bianco, anzi byte su byte, il suo pensiero (poco) stupendo su Pancaro? Il nodo del contendere sarebbe il vezzo di “perdere tempo” ricorrendo a espedienti che si vedono in tanti campi di qualsiasi categoria - anche in serie A, sia chiaro - che, secondo Incocciati, il tecnico rivale avrebbe utilizzato. Vero o falso? E’ abitudine che in un campo di calcio (salvo i casi di partite fra amici) siano deputati a controllare l’applicazione del regolamento anche un arbitro, due guardalinee e, nei tornei maggiori, financo un quarto uomo e due addizionali d’area. L’arbitro che ha diretto Catania-Martina due sere fa, Viotti di Tivoli, ha comandato 4’ di recupero, c’è da supporre che grosse perdite di tempo non ne abbia rilevate.
Forse, è il modo bruciante in cui è arrivata la sconfitta del Martina ad aver acceso la miccia di Incocciati: beccare il terzo gol in superiorità numerica dopo essere riusciti a pareggiare i primi due, piacevole non dev’essere. Pancaro e il Catania, sollecitati per un eventuale commento, hanno preferito declinare. L’iniziativa di Incocciati è discutibile, nel merito e nel metodo. Con quel che succede intorno ai campi di gioco, il fresco caso di Taranto insegna, polemiche e dispetti è meglio evitarli.