Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Roma 2024 si presenta al mondo
A Washington prima uscita Malagò: «Partita della vita»
Si apre oggi a Washington la XX Assemblea generale ANOC, l'organizzazione guidata dall'influente sceicco del Kuwait, Ahmed AlFahad Al-Sabath, che raccoglie i 206 comitati olimpici nazionali del mondo. L'importante appuntamento, cui partecipano oltre 1200 leader del movimento olimpico, oltre al presidente del CIO, Thomas Bach e ad alcuni membri dell'Esecutivo a cinque cerchi, segna anche la prima uscita ufficiale (e primo esame) di Roma 2024 nel contesto internazionale.
All'Assemblea della capitale Usa sono infatti invitate le delegazioni (tetto di tre componenti imposto dal CIO) delle cinque città candidate ai Giochi 2024. Roma sarà rappresentata dal suo presidente Luca di Montezemolo, il responsabile delle relazioni internazionali Simone Perillo e il direttore della comunicazione Fabio Guadagnini. Per il Coni il presidente Malagò, il segretario generale Fabbricini e Danilo Di Tommaso, responsabile della comunicazione al Foro Italico. A Washington non ci sarà alcun esponente del Campidoglio, alle prese con la querelle delle dimissioni di Marino. Assenza ininfluente in questa fase, in cui anche Los Angeles, Amburgo, Budapest e Parigi, cercano di tessere le prime alleanze e sondare gli umori dei grandi elettori che tra meno di due anni sceglieranno la sede dei Giochi 2024.
«La data prevista dei Giochi a Roma è tra il 5 e 25 agosto, quando gran parte della città si svuota: questo consentirà di impiegare senza traffico solo 40 minuti per raggiungere il Foro Italico dal villaggio atleti individuato a Tor Vergata, anche grazie alla Olympic lane», ha spiegato Montezemolo all'"Observer-Reporter.com". Rispondendo così a chi sottolinea i problemi di mobilità per coprire la distanza di 33 chilometri tra i due poli olimpici.
E prima della partenza per Washington Malagò ha definito la candidatura «la partita della vita». Ha poi sottolineato: «E’ una sfida difficile perché sappiamo benissimo la forza dei nostri rivali e sottovalutarli sarebbe un grande errore».
Washington servirà anche per fare il punto su alcuni dettagli non proprio insignificanti dei dossier delle cinque candidate in corsa. «Il budget per ospitare l'Olimpiade a Roma è 6 miliardi di euro (la metà di Londra 2012 e di quanto previsto da Amburgo 2024, ndr) - ha annunciato Montezemolo - Mentre quello relativo al processo di candidatura è inferiore a 10 milioni». Una frazione rispetto ai 60 messi sul piatto da Parigi e anche ai 31 raccolti in una sola settimana da Los Angeles per promuovere la candidatura. Spiccioli rispetto ai 120 milioni spesi da Tokyo per aggiudicarsi l'edizione del 2020.
Flessibilità e sostenibilità, sono i temi introdotti dall'Agenda 2020 voluta da Bach. Ma è chiaro che a Washington si metteranno i paletti anche sui nuovi processi legati alla trasparenza. Soprattutto nell'iter delle candidature. Per la prima volta, infatti, il CIO ha istituito un vero e proprio registro dei consulenti. Roma si è già aggiudicata i servizi della
Montezemolo: «Il budget sarà di sei miliardi, la metà rispetto a Londra 2012»
«Il periodo previsto per i Giochi è tra il 5 e il 25 agosto, quando la città si svuota»
società Miltown Partners di Londra, new entry nel circolo dei consulenti olimpici. Tra gruppi e singoli individui sono trenta gli advisor riconosciuti da Losanna. Di questi sono dieci quelli che hanno già sottoscritto accordi con Roma, nonostante la Capitale si presenti con la dote più contenuta tra le cinque concorrenti, secondo l'autorevole "Around the Rings" di Atlanta.
A meno di due anni dalla designazione (settembre 2017 a Lima), Roma 2024 si avvia a ripercorrere la strada che portò Londra al successo allo sprint su Parigi per l'aggiudicazione dei Giochi 2012: diplomazia internazionale e patto di ferro con il Governo nazionale. Memore del fortunato binomio di ferro britannico (allora composto da Tony Blair e Seb Coe), Roma 2024 propone il tridente d'acciaio Renzi-Montezemolo-Malagò. Lo dimostrano le strategie già in atto, in cui è coinvolto anche il nostro ministero degli Esteri attraverso la collaborazione internazionale, in quei Paesi dai quali provengono alcuni membri CIO, in particolare Sudamerica e Africa.