Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Gallinari: Quest’anno a Denver faccio il leader

SCATTA LA NBA «Ma tra l’oro ai Giochi e il titolo in Usa, scelgo il podio olimpico»

- Di Roberto Zanni

È il giocatore italiano più pagato in America e lo è anche dei Denver Nuggets: 14 milioni di dollari quest'anno. Ma Danilo Gallinari non si accontenta certo del record economico. Oggi, già l'una di notte di domani in Italia, la NBA comincerà la sua 70ª stagione: tre partite in programma, il clou la festa dei campioni di Golden State. Poi ventiquatt­ro ore dopo tutti gli altri, compreso Danilo (esordio difficile a Houston) che in testa ha una idea fissa: i play off. In due occasioni li ha giocati, sempre eliminato al primo colpo, ma l'ultima volta, era il 2012, ormai è un ricordo un po' sbiadito.

Danilo, nell'aprile del 2016 ci sarà anche Denver in post season?

«Abbiamo concluso il training camp molto bene, abbiamo un nuovo coach, Michael Malone, che ci ha presentato le sue idee. Finora è andato tutto ok, speriamo di continuare così fin dalla prima partita anche se il calendario per noi, all'inizio non è facile. Sì, i play off sono il nostro obiettivo, anche se non si deve dimenticar­e che all'Ovest è molto più difficile rispetto all'Est, ma più bello perché ogni partita è davvero tosta. Ciò non toglie che rimanga il traguardo da raggiunger­e, credo che possiamo diventare la squadra sorpresa, visto che nessuno ci concede molto credito, e questa può essere una situazione ideale».

Che anno sarà per Gallinari?

«Importante, ma come tutti gli altri. Cerco sempre di affrontare ogni stagione nel migliore dei modi. Sarà importante perché ci sono cose nuove nella squadra, in società».

Lei a Denver è il n.1: cosa le ha chiesto coach Malone?

«È stato in Italia, mi ha seguito durante le partite della Nazionale, sa quali sono le mie qualità, assieme abbiamo cercato di capire quali possono essere le situazioni migliori per me. Mi ha detto di parlare molto, di aiutare i compagni e... sì, di essere il leader: è quello che mi ha chiesto fin dall'inizio».

E la posizione in campo?

«Nella mia carriera ho giocato dal play ad ala forte, in Nazionale anche da centro, quindi per me non ci sono ruoli particolar­i. Partirò da ala piccola: ci saranno situazioni in cui porterò molto la palla, poi farò anche il 4, con blocchi, per “allargare” il campo».

Come sarà la stagione, quali sono le sue favorite?

«Cleveland a Est e San Antonio e Golden State a Ovest».

Può ripetersi Golden State?

«Credo che il problema più grosso è che ci sono altre squadre che si sono rinforzate. Vincere un anello è difficile, centrare la doppietta consecutiv­a

lo è ancora di più».

Chi sarà l'MVP?

«Indubbiame­nte Curry e LeBron sono favoriti, ma in corsa vedo anche Durant e Westbrook».

Cosa ne pensa del passaggio di Belinelli a Sacramento e di Bargnani ai Nets?

«Contento che abbiano trovato un’ottima sistemazio­ne».

Se si potesse scegliere tra medaglia olimpica e titolo NBA?

«Direi i Giochi, più che altro perché si tratterebb­e di una situazione speciale: un risultato simile con un gruppo di ragazzi che conosci da tanti anni». L'anno prossimo non ci sarà molto tempo tra la fine della stagione NBA e il Preolimpic­o, specialmen­te poi se, come tutti si augurano, anche Denver farà i play off... «Ci conosciamo bene ormai, ogni azzurro sa quello che deve fare. Abbiamo uno stile preciso, toccherà solo a noi. Non avremo molto tempo da lavorare assieme, ma sarà una difficoltà che avranno anche altre nazionali. Per noi non può essere assolutame­nte una scusante».

«L’anello? Se lo giocherà ancora Cleveland con Golden State e San Antonio»

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Danilo Gallinari, 28 anni, ala dei Nuggets, ha ricevuto da coach Malone i gradi da... leader di Denver

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