Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Mancio nella Hall of Fame con Facchetti e Ronaldo
ROMA - Roberto Mancini entra nella Hall of Fame del calcio italiano, istitutita dalla Figc e della Fondazione Museo del Calcio nel 2011 per celebrare i grandi nomi che hanno fatto la storia di questo sport.
Entra, il tecnico interista, insieme ad altre tre icone nerazzurre: tra i premi alla memoria ci sono infatti quelli per Giacinto Facchetti, l’indimenticabile capitano della Grande Inter, ed Helenio Herrera, il Mago artefice di quei successi; nella categoria “giocatore straniero”, invece, premiato Ronaldo, il Fenomeno.
GEMELLI. In campo erano i gemelli del gol e dunque era destino che Mancini e Gianluca Vialli entrassero insieme anche nella Hall of Fame. Con l’ex centravanti di Samp e Juve anche Marco Tardelli, eroe di Spagna ‘82, come “Veterano”; la calciatrice Patrizia Panico e l’ex arbitro Roberto Rosetti.
A Umberto Agnelli ed Herrera gli altri premi alla memoria Entrano anche Vialli Tardelli e Ferlaino
AGNELLI E FERLAINO. Premio alla memoria anche per Umberto Agnelli, il Dottore, presidente della Juve negli anni Cinquanta e poi presidente onorario dagli anni Novanta fino alla scomparsa. Come dirigente entra nella Hall of Fame l’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, artefice dei due scudetti e della Coppa Uefa con Maradona in azzurro.
CERIMONIA. La giuria, presieduta dal dg della Figc Michele Uva, dal presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo e dai direttori delle testate giornalistiche sportive nazionali, ha scelto ieri i dieci protagonisti del calcio italiano che tanto hanno dato al movimento, in differenti epoche e differenti ruoli. Il premio sarà consegnato a gennaio 2016 a Firenze: al Museo del Calcio sarà donato un cimelio simbolo della carriera dei dieci premiati. Nella Hall of Fame ci sono già 47 leggende azzurre.