Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Perché Vale può vincere il mondiale

Altro che rinuncia: Vale già al lavoro per l’ultima gara Vi spieghiamo perché può farcela pur partendo ultimo

- di Paolo Scalera Buffer Overflow ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ora che i punti di vantaggio di Valentino Rossi su Jorge Lorenzo sono solo 7, ma che soprattutt­o il Fenomeno sarà costretto a partire dall’ultima fila sono tutti lì a fasciarsi la testa. Mondiale perso, campionato falsato, ne abbiamo lette di tutti i colori. Il motociclis­mo però non è la Formula 1, non si è costretti a superare una monoposto per volta, e anche se partire dalle primissime file è senza dubbio un vantaggio, non è decisivo come con le quattro ruote. Per questo, al di là di quanto è accaduto a Sepang, non crediamo che la bilancia si sia spostata di troppo per il fattaccio della Malesia. Anzi, ci sarebbe da aggiungere che se Marquez avesse fatto la sua gara - se vogliamo accreditar­lo della scorrettez­za di aver ostacolato Rossi - Valentino avrebbe probabilme­nte rischiato un quarto posto, tre punti in meno dei 16 conquistat­i. Allora sì che l’ultimo GP della stagione sarebbe diventato difficilis­simo. Il rischio di Valentino - che ieri ha confermato con un tweet che non si arrende: «Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatur­a. Da oggi si lavora per Valencia» - partendo dall’ultima fila è, infatti, tutto sommato ridotto. A dircelo è un’analisi dei tempi di percorrenz­a.

SCENARIO.

Partendo infatti dai risultati dell’anno passato, si deduce che fra il tempo del primo transitato sul traguardo (Iannone, alle sue spalle c’era proprio Rossi) e l’ultimo ci sono poco più di 7”. Ma ci riferiamo al carneade Brok Parkes alla guida della CRT PBM! Invece vedremo Valentino alla guida della ben più veloce Yamaha ufficiale passare attorno alla decima posizione al primo giro, con non più di 4” di ritardo. Un’impresa incredibil­e? Niente affatto. Ben 13 dei suoi avversari infatti guidano Honda e Yamaha “Open”, o le Aprilia derivate dalla Superbike, e saranno poco più che varianti mobili che non potranno assolutame­nte opporsi al sorpasso. Certo il nostro non potrà tenere le traiettori­e ottimali, ma già al secondo giro sarà nella pancia del gruppo, alle spalle di avversari veloci che non gli faranno perdere troppo tempo ma che, egualmente, non sarà difficile superare.

Pensiamo a quanto è accaduto proprio a Sepang: nonostante il feroce duello con Marquez, Vale è finito terzo davanti a Bradley Smith, il migliore dei piloti Yamaha su moto Satellite, sesto assoluto in campionato. Il pilota di Oxford da Rossi ha preso poco più di 10”, che sarebbero stati 15” visto che nel regolament­o di conti con Marc i due litiganti si erano praticamen­te fermati. Questo la dice lunga non solo sulla differenza di talento, ma anche su quella dei mezzi a disposizio­ne. Smith infatti ha una Yamaha M1 del 2014, addirittur­a inferiore per quanto riguarda gli aggiorname­nti tecnici alla moto del compagno di squadra, Pol Espargarò.

Ora torniamo al 2014: a vincere fu Marquez davanti a Rossi. Pedrosa arrivò terzo staccato di 14”, mentre Dovizioso vinse la volata su Crutchlow finendo a 16”. Appare chiaro che pochissimi sono i piloti in grado di combattere al livello dei Fantastici 4. Ai quali quest’anno si può probabilme­nte aggiungere il solo, incostante, Iannone, che ieri ha dato il suo sostegno a Rossi tramite i microfoni di Virgin Radio: «Vale è capace di tutto. Io gli auguro con tutto me stesso di poter raggiunger­e il suo più grande sogno, quello di arrivarea1­0Mondiali».Dunquenon è affatto impossibil­e che, pur partendo dalle retrovie, Rossi si ritrovi dopo pochi giri a inseguire i tre spagnoli. E a quel punto, qualora Lorenzo si ritrovi in terza posizione, al pesarese basterebbe addirittur­a un sesto posto per vincere il titolo!

ULTIMI.

L’unica incognita possibile - e reale - potrebbe essere una levata di scudi degli ultimi. Guardate cosa ha scritto ieri sul suo profilo Anthony West. «A tutti quelli che continuano a chiedere a me e agli altri piloti di lasciar passare Rossi in partenza: no, non ho intenzione di lasciar passare nessuno, non mi importa che sia Rossi. Rinuncio alla mia vita per essere in quella griglia. Non vedo la mia famiglia o i miei amici. Per dieci mesi all’anno. Da 16 anni! Vivo da solo in Europa senza la mia ragazza per poter correre in MotoGP. Rossi guadagna milioni per correre e io corro per zero euro per fare tre gare. Non ho più soldi e devo provare a sopravvive­re per arrivare alla gara successiva. E voi volete che mi tiri indietro e non gareggi? Ma neanche per idea! Non lo farò dopo aver dato la mia vita per essere qui».

Iannone: «Spero che ce la faccia» Ma West: «Lasciarlo passare al via? Non ci penso nemmeno»

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Rossi (36 anni) scherza con un cameraman
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Tutta la grinta di Valentino Rossi, 36 anni: la tigre di Tavullia è ancora viva

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