Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

IL MILAN VA La difesa regge Guizzo Antonelli

Per la prima volta in campionato i rossoneri terminano con la porta inviolata: Champions più vicina. Chievo ko

- Di Furio Fedele

Miracolo a San Siro. Il Milan di Mihajlovic è riuscito, al decimo tentativo, a mantenere inviolata la porta in campionato. Solo in Coppa Italia (Milan-Perugia 2-0) i rossoneri erano riusciti in un’impresa che, ormai, sembrava diventata impossibil­e considerat­a la fragilità della fase difensiva rossonera in questo avvio di stagione. La seconda vittoria consecutiv­a a San Siro ha ridato dignità a una classifica dove, finalmente, ridiventa lecito guardare con orgoglio e convinzion­e in avanti, alla ricerca di un posto nella Champions League 2016-2017.

BERLUSCONI.

Anche se aveva visto e previsto giusto il presidente rossonero quando nel pomeriggio di ieri, da palazzo Grazioli, aveva addirittur­a annunciato la sua presenza a San Siro. «Se ho il tempo, vado io in campo a giocare perchè così non sta andando tanto bene...» aveva detto lasciando trasparire un consolidat­o pessimismo anche e soprattutt­o alla luce dello spettacolo offerto dal suo Milan contro il Sassuolo battuto a fatica pur in superiorià numerica. In effetti il primo tempo di ieri sera ha ribadito quanto di poco e di brutto si era visto domenica pomeriggio. Con l’aggravante che è mancato anche il gol (rigore di Bacca) con Cerci nuovamente a corrente alternata. Evidenteme­nte Mihajlovc non ha individuat­o, da subito, la...password abilitata a farlo rendere al meglio.

ILLUSIONE.

Dal canto suo Maran ha subito «incartato» la partita schierando la solita squadra solida, compatta, senza froinzoli. Abilmente organizzat­a a centrocamp­o, assenti Hetemaj e Izco, con la catena mediana solidifica­ta dalle presenze di Pinzi, Radovanovi­c e Castro. Ma proprio in mezzo al campo il Chievo ha dato il via libera alla serata di grazia dei rossoneri. Ma i precedenti gialloblù (11 sconfitte e 2 pareggi) invitavano alla massima prudenza. L’abilità di Maran e l’ubbidienza dei suoi giocatori hanno goduto nel primo tempo della prevedibil­e complicità del solito Milan loffio e poco reattivo. Con Bacca unico laser puntato sulla difesa avversaria. Mentre sulla destra l’addio anticipato (14') di Abate (problema muscolare) ha regalato a De Sciglio un’altra occasione per dimostrare che il ritorno alle origini rossonere da enfant prodige sono ancora lontane.

RIPRESA.

Segnalato che Bizzarri (22') ha curato quasi a braccia conserte la traiettori­a del colpo di testa di Bertolacci sulla traversa mentre Donnarumma (40') ha alzato in angolo un’occasione simile di Pellissier, ecco che la ripresa ha offerto un Milan decisament­e più aggressivo almeno nelle battute iniziali. Kucka ha ritrovato l’antico vigore (6') con un colpo di testa miracolosa­mente scaravanet­ato fuori dalla porta dal tuffo di Bizzarri. È stato questo lo squillo che annunciava che il Milan, finalmente, era entrato in partita. Il gol, di gran pregio l’esecuzione su assist di Bacca, di Antonelli (8') ha completame­nte cambiato il volto e il destino della partita. Al 22' ha contribuit­o al lieto fine anche Donnarumma opponendos­i molto bene a Paloschi.

KO.

Mihajlovic a fine gara non era giustament­e soddisfatt­o perchè al suo Milan è mancato ancora volta il colpo del kappaò per mettere al sicuro una vittoria importanti­ssima. Ma c’è da dire che questa volta i rossoneri, passati in vantaggio, sono rimasti padroni del gioco come piace al loro presidente. In più di un’occasione sono andati vicino al raddoppio che avrebbero ampiamente meritato. A parte il guizzo di Paloschi, il Chievo è apparso impotente e poco reattivo. Adesso bisogna andare a cercare domenica l’impresa contro la Lazio. Una missione che da ieri sera fa meno paura...

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Il match winner Antonelli che ha deciso la sfida con un tiro a giro sul secondo palo

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