Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Edy incrocia ancora Roby: «Dà la scossa»

- Di Giancarlo Gnecchi

Edy Reja e Roberto Donadoni, incroci curiosi. Era il 10 marzo del 2009 quando il tecnico bergamasco atterrava a Napoli proprio per prendersi la panchina azzurra che era appunto dell'allenatore goriziano, panchina sulla quale aveva traghettat­o il team partenopeo dalla serie C al calcio che più conta. Nel marzo scorso, invece, Reja debuttò con i colori nerazzurri, dopo il licenziame­nto di Colantuono. Dove? Guarda caso a Parma contro la squadra allenata da Donadoni. Oggi la serie di coincidenz­e prosegue a rovescio: Roberto debutta sulla panca rossoblu quando arriva il "nonno" più giovanile d'Italia. A marzo a Parma finì 0-0, ma a sentire Reja bisogna cercare di prendere il massimo: «Guai se dovessimo scendere in campo guardando la loro classifica e pensando che tutto sia facile. A proposito di classifica la loro è bugiarda perchè la rosa è ricca di giovani di belle speranze. Da un monento con l'altro possono trovare colpi vincenti e riguadagna­re il terreno perduto. Quindi noi possiamo sì fare risultato, ma unicamente giocando al top e, per esempio, con l'intensità di mercoledi sera». Ovviamente non s'è dimenticat­o di Donadoni: «Spesso il cambio di allenatore produce la classica scossa che fa decollare il gruppo. Roberto ha dimostrato in tutte le occasioni di saperci fare e bene, per cui proprio il suo arrivo potrebbe aumentare i problemi alla mia squadra. In altre parole ce la giochiamo e noi evidenteme­nte abbiamo il vantaggio di essere più sereni, sempre che non diventi un boomerang negativo». Se usciamo dal cerchio societario dobbiamo aggiungere che il mondo sportivo atalantino non ha assolutame­nte gradito l'arrivo di Donadoni sotto le due torri, anche se il "Dona" in quel di Bergamo è un'icona non solo da rispettare, ma addirittur­a da "venerare". Si teme infatti che sappia veramente rimettere in carreggiat­a da subito i rossoblù. A proposito della tifoseria orobica ieri in molti hanno letto con pieno compiacime­nto della cena di venerdi sera tra Donadoni e Rossi (altro tecnico amatissimo da queste parti), ennesima conferma della signorilit­à e della profession­alità dei due, doti ben conosciute in terra bergamasca. Sul piano della formazione Reja è stato chiaro: «Giocherann­o Denis e Stendardo, ho qualche dubbio su Moralez e Gomez, mentre il resto è scontato». Out Dramè probabile il rientro di Bellini, come quelli di Grassi e D'Alessandro, sebbene le sorprese in casa Atalanta siano sempre all'ordine del giorno.

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