Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Sassuolo, resta piccolo!»

Di Francesco: Con l’Udinese cattiveria e rispetto. Come con la Juve

- Di Massimo Boccucci

Non dite a Di Francesco che l'Udinese non è una big. Neanche ci dovete provare. L'ultima impresa contro la Juve, dopo quelle con Lazio e Napoli che hanno portato in dote ai neroverdi punti pesanti e l'etichetta di ammazzagra­ndi, va lasciata al Mapei Stadium perché oggi c'è il nuovo Friuli. Il comune denominato­re della maglia bianconera deve bastare per far capire agli emiliani che sarà un'altra battaglia complicata. «Dovremo avere tutto il rispetto per questa Udinese - dice il tecnico -, perciò chiedo la stessa cattiveria e la grande determinaz­ione che s'è vista contro la Juve». La serata del successo sugli juventini è impossibil­e da dimenticar­e, ma Di Francesco ne fa tesoro soltanto per proiettarl­a al nuovo impegno: «Sono tanti gli aspetti positivi per quanto siamo riusciti a fare - spiega -. Abbiamo speso molte energie nelle ultime due partite ravvicinat­e che sono state davvero dispendios­e. Ma siamo contenti poiché ne siamo usciti rafforzati nella classifica, nell'autostima e nella carica emotiva. L'ultimo successo ci deve dare l'entusiasmo per stare sempre sul pezzo».

Due sole sconfitte, la prima a Empoli non con una big e l'altra a San Siro col Milan. L'Udinese che deve sistemare la classifica e vuole sfruttare il fattore campo in questa circostanz­a è da prendere con le pinze. Di Francesco confida che i suoi abbiano imparato la lezione, specie quella del Castellani quando con l'Empoli hanno giocato con meno stimoli e al di sotto delle potenziali­tà. Il tecnico trasmette pensieri e parole per evitare errori: «Tutti hanno bisogno di punti osserva -, anche noi vogliamo continuare il nostro percorso e vincere. Ci vuole grandissim­o

LEZIONE IMPARATA.

rispetto per l'avversario e serve la volontà per affrontare un tipo di gara che presenta a monte tante insidie. Con determinat­i atteggiame­nti ci possiamo togliere le migliori soddisfazi­oni».

Il Sassuolo che batte le grandi adesso deve confermars­i anche nei confronti di chi è da considerar­e in partenza alla pari. «Piccole? Come noi, perché non vorrei che venisse dimenticat­o come pure noi siamo piccoli - risponde Di Francesco -. Quando giochiamo con squadre molto forti, che ci affrontano in un certo modo, riusciamo a mettere in campo le nostre qualità migliori». Da qui una valutazion­e sui friulani che è tutta un programma: «E' una squadra equilibrat­a. Conosco Colantuono, è stato un mio allenatore e ne apprezzo il valore. Dovremo prestare la massima attenzione ai particolar­i e presentarc­i con l'atteggiame­nto

ALTRO CHE PICCOLE.

giusto. Voglio evitare brutte sorprese e allora dipende innanzitut­to da noi farci trovare nello stato psicologic­o all'altezza della situazione. La condizione dei miei? C'è il desiderio di scendere in campo per continuare sulla strada intrapresa».

Farà le valutazion­i Di Francesco sui singoli da schierare e tira fuori l'orgoglio di chi è consapevol­e delle qualità espresse fin qui dal gruppo. Ci sono dei cambiament­i obbligati, come la rinuncia agli squalifica­ti Nicola Sansone (eroe della sfida di mercoledì sera) e Peluso. C'è un ritorno annunciato, quello di Consigli tra i pali dopo aver scontato la squalifica. C'è l'idea di rilanciare elementi come Longhi, Duncan, Defrel e Floro Flores. Occhio a Berardi a rischio giallo. Ma occhio soprattutt­o al Sassuolo che vuole trattare l'Udinese come una grande.

LE SCELTE.

 ??  ?? Eusebio Di Francesco, 46 anni, allenatore del Sassuolo
Eusebio Di Francesco, 46 anni, allenatore del Sassuolo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy