Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Petway, ora devi reagire!»

Oggi Sassari-Venezia, l’ala è ormai un caso Sacchetti: «Basta, togliti il cilicio e scuotiti»

- Di Giampiero Marras

Doveva essere la freccia che indicava il cammino verso la Top 16 di Eurolega, ma per il momento Brent "The Arrow" Petway punta verso il basso. Media di appena 2 punti in 25' nella competizio­ne europea, solo 4.5 punti con un orrendo 2/13 nelle triple in campionato. L'ex Olympiacos e Harlem Globetrott­ers è irriconosc­ibile. Stasera contro Venezia (PalaSerrad­imigni ore 20.30) nel primo confronto con una rivale per lo scudetto, l'ala americana è chiamata a scuotersi per aiutare la Dinamo Banco di Sardegna a conquistar­e una vittoria che scacci la crisi personale e anche qualche malumore per un avvio di stagione dei campioni d'Italia inferiore di una tacca rispetto alle grandi attese.

Tanto più che quella di oggi è la partita numero 300 di Meo Sacchetti sulla panchina sassarese. Va festeggiat­a degnamente. Per riuscire a farlo ci vuole il vero Petway, giocatore che può difendere, stoppare, prendere rimbalzi e anche segnare buoni bottini quando è in giornata nel tiro da tre punti. Non un grande realizzato­re, ma uno

di sostanza.

Il coach Meo Sacchetti spiega: «Ci abbiamo già parlato. Lui ha indossato una specie di cilicio che lo porta a deprimersi. Lo abbiamo fatto anche partire dalla panchina con la speranza che questo gli alleggeris­se la testa, ma non è servito». Eppure la società confida ancora in Petway,

CILICIO.

che in estate sembrava uno dei colpi più riusciti, almeno a livello di esperienza e spettacolo. «Non è la prima volta che succede a Sassari, ci sono giocatori entrati in crisi la stagione passata che poi sono diventati importanti per la conquista dello scudetto. Il primo che sa che non sta rendendo è lui, aspettiamo anche Brent, quello visto nella pre-season, che ci può dare una mano pure in Eurolega».

Sorprende che questa involuzion­e mentale sia capitata proprio ad un giocatore che ha già 30 anni ed è approdato in Europa nel 2009. Il tecnico biancoblù ribatte: «Quando giocavo l'ho visto capitare anche a giocatori con esperienza decennale: avevano dei black out. Sappiamo che può rientrare. Poco per volta o di colpo non importa. Lui ha un rapporto buonissimo coi compagni e si allena anche bene, spero che lo capisca il pubblico. In definitiva però è lui che deve scuotersi. Preferisco che sbagli cinque tiri ma non che sia rinunciata­rio».

Caso Petway a parte, la Dinamo è meno costante nel rendimento di quello che si pensava: «Ci manca la continuità di rendimento. Pensavo saremmo riusciti a tenere l'intensità di gioco più a lungo, anche in Eurolega, dove non basta che giochino al meglio due-tre giocatori. Certo, bisogna sempre considerar­e chi hai davanti. Deludente può

RENDIMENTO.

essere una sconfitta contro Brindisi, non contro il Maccabi Tel Aviv. Il vero rammarico è la prima partita contro il Darussafak­a, un'occasione sprecata». La sfida contro Racalcati, l'altro veterano della serie A, è anche lo scontro tra due modi opposti di giocare: Sassari ha il miglior attacco del campionato (87 punti) mentre Venezia propone la migliore difesa (63 punti). «Ci vuole grande approccio mentale contro un'avversaria che da subito ho indicato tra le favorite per lo scudetto».

L’ex Harlem viaggia a 4.5 punti di media Meo: «Lui si allena bene, spero che i fan lo capiscano»

«Preferisco che sbagli 5 tiri di fila piuttosto che sia rinunciata­rio» Diretta Raisport

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Una curiosa espression­e di Petway, 30 anni

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