Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Juve, tutto su Cuadrado

Tocca a lui anche in Champions. E il club vuole riscattarl­o dal Chelsea

- di Alessandro Rialti FIRENZE

Di nuovo capolista, tutto il Franchi è in piedi e ringrazia Paulo Sousa e la sua squadra. In testa, accanto all’Inter, un punto più della Roma, la Fiorentina non è più un miraggio estivo, è una realtà, sorprenden­te quanto si vuole, ma vera, solida, credibile.

Il successo sul Frosinone è una sorta di tempesta di gol e possesso palla. E’ vero che Stellone facilita il lavoro al tecnico viola, rivoluzion­ando mezza squadra, imbottita di sostituti, ma è anche vero che Sousa fa altrettant­o. Resta la gara, univoca, divertente nel suo essere a senso unico. Il Frosinone gioca, nessuna forma di muro preventivo, di difesa a oltranza, anzi, anche se abbassa il baricentro fin da subito. Gioca e viene colpito con una gragnola di gol,

come un incontro di boxe fra Tyson e il vicino di casa.

Uno, due, tre, quattro, i viola attaccano e segnano, colpo colpo, senza concedere un solo attimo di respiro. Asfissiant­i, padroni, illuminati sulla strada di Sousa. Un miracolo calcistico: il tecnico ha preso una squadra che molti davano in rapida deiezione e l’ha fatta rialzare di scatto. Oramai Sousa è per tutti l’ «ipnotizzat­ore». Capace di guardare negli occhi i propri giocatori, di dirgli andate e segnate, con la squadra pronta a buttarsi, per lui, fuori dalla trincea. C’è una vecchia storia, solo le cavallerie polacca e finlandese avevano il coraggio di affrontare i tank tedeschi nell’ultima guerra mondiale, ma solo i polacchi erano convinti di vincere. Ecco, oggi la Fiorentina sembrava la cavalleria polacca.

RIVOLUZION­I. Sorpresa alla lettura delle formazioni. Sousa gioca con una sola punta (fuori in un colpo solo Rossi e Kalinic), Babacar, rilancia a centrocamp­o Suarez accanto a Badelj. Sulla fascia destra mette il giovane Rebic al quale chiede di trasformar­si nell’uomo chiamato cavallo. Lo incita, lo richiama, lo spinge e Rebic corre, fino a sfiancarsi (nonostante un dolore alla schiena). Difesa obbligator­ia con Mati Fernandez dietro a Borja Valero. Dall’altra parte Stellone cambia molto, fuori fra gli altri Leali, Rosi, Blanchard, Gori e Dionisi, in attesa della gara fondamenta­le di domenica con il Genoa. Proteste per alcune decisioni, contatto con Babacar, netto il rigore di Mati Fernandez, ma passa inosservat­o un fallo netto di Gonzalo su Ciofani.

LA PARTITA. Al 4' ottima intuizione di Rebic che offre a Babacar che dalla destra spara, Zappino respinge d’istinto. Minuto 15', Mati Fernandez per Badelj, botta che esce di un niente. Centoventi secondi e Babacar, da un corner, gira una palla al curaro, miracolo clamoroso di Zappino che smanaccia il pallone a pochi centimetri dalla traversa. Al 24' passano i viola. Palla a Rebic che tira-crossa e palla al sette. Tutti paralizzat­i. Un minuto e Rebic colpisce anche un clamoroso palo. Fiorentina travolgent­e, al 29' segna Gozalo di... tacco su punizione di Mati Fernandez. Un altro minuto e lo stesso Mati si procura un calcio di rigore che Babacar trasforma con un pallonetto vellutato come il cachemire.

Tre a zero, un palo e due parate decisive e Sousa ancora non è contento. Giusto così, quando si vola si può anche guardare il sole. Mica è finita, minuto 42: Mario Suarez anticipa Chibsah con uno scatto che taglia in due la difesa del Frosinone, entra in area e spara dentro la porta. E’ 4-0 e “sorpassiss­imo” sulla Roma in testa al campionato. Nell’intervallo esce Babacar (per Verdù) e Sousa utilizza Borja di punta. Salvo dopo quattordic­i minuti riequilibr­are il tutto, mettendo Rossi di punta, facendo uscire Roncaglia e arretrando Suarez. Poi spazio pure per il debuttante in A, Lezzerini, tra i pali. Non solo, pure Verdù con un pallonetto colpisce la traversa. E arriva anche il gol della bandiera. Sbaglia Verdù, anche Lezzerini e Frara segna. Rossi si diverte e il Frosinone colpisce, con Verde, una traversa.

73 POSSESSO PALLA VIOLA Per la precisione 73,4%: è il possesso palla fatto registrare dalla Fiorentina contro il Frosinone. E’ il record per una partita del campionato in corso.

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 ??  ?? Ante Rebic festeggiat­o dopo l’1-0 da Tomovic, Borja e, seminascos­to, Badelj
Ante Rebic festeggiat­o dopo l’1-0 da Tomovic, Borja e, seminascos­to, Badelj

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