Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Gonzalo urla: Siamo qui su per restarci

L’aregentino: «Era difficile fare subito gol, avanti così»

- fra.ba. ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

FIRENZE - Un gol, di tacco, nel giorno del sorpasso, almeno sul fronte delle presenze in maglia viola, del "caudillo". Gonzalo Rodriguez ha acceso i riflettori su di sé in un attimo. Ha sfruttato la punizione millimetri­ca e velenosa di Mati Fernandez e si è preso l'unica cosa che ancora, in questa stagione, gli mancava: la rete, la prima da dedicare al figliolett­o appena nato, Ian Luca. Zampata argentina, nonostante Tata Martino, il Ct della Seleccion, finita l'emergenza difensiva, continui a far finta di niente non convocando­lo. «Siamo lassù - ha urlato a fine gara il difensore -, ed è sempre bello guardare la classifica, ma allo scudetto manca ancora tantissimo. Dobbiamo continuare su questa strada, con umiltà e determinaz­ione, giocando ogni partita come se fosse l'ultima».

NESSUNA DISTRAZION­E. L'argentino sorride: con la sua rete oggi marcatori stagionali della Fiorentina sono saliti a 10, tutti rigorosame­nte stranieri - gli unici italiani ad aver festeggiat­o la rete, Rossi e Bernardesc­hi, lo hanno fatto in Europa League - e nel record dei 13 gol nei primi tempi (più di ogni altra squadra di Serie A) c'è pure il suo zampino. Era dal 2005/06, nel primo anno di Cesare Prandelli sulla panchina viola, che la squadra della famiglia Della Valle non raccogliev­a tanti punti dopo 11 giornate: quell'anno furono addirittur­a 25, uno in più di oggi, e alla fine della stagione il quarto posto fu cancellato solo dallo scandalo di Calciopoli. Gonzalo, però, non nasconde le difficoltà della gara: «Non è stata una partita facile, siamo stati bravi a cercare il gol fin dall'inizio e a trovarlo subito. Le reti sono arrivate al momento opportuno, perché oggi (ieri, ndr) contava solo portare a casa i tre punti per restare attaccati al treno delle grandi». L'unico rammarico è per i ko negli scontri diretti con le top del campionato, Roma e Napoli: «Non meritavamo di perdere e lo abbiamo dimostrato col gioco. Col Verona mercoledì scorso e stavolta col Frosinone siamo stati in grado di rimettere la classifica sulla giusta strada. Siamo una squadra abituata a pensare partita dopo partita e non dobbiamo lasciarci distrarre».

COME SE FOSSE L'ULTIMA. Aggiunge di più l'argentino: «La vittoria con l'Inter ci ha dato fiducia. Pensiamo sempre a fare nostra ogni gara come se fosse l'ultima e questa è la nostra forza». Di certo lui non ci ha pensato due volte: ha sfruttato l'unica occasione avuta per fare centro e non ha sbagliato niente. Ha rischiato di brutto con il fallo su Daniele Ciofani, graziato dal direttore di gara Fabbri (lo stesso che diresse la finale di Supercoppa Primavera conquistat­a dalla baby viola all'Olimpico, l'ultimo trofeo conquistat­o dalla famiglia Della Valle), ma non si è piegato: 88% di passaggi riusciti, 72 passaggi e due colpi subiti. Ci ha messo l'esperienza (nell'unico fallo commesso) e pure il cuore. In occasione del gol, ha saltato più alto di tutti e, con un tempismo da giocatore di biliardo, ha fatto il resto. Come il suo predecesso­re illustre, quel Daniel Passarella che il gol, pur partendo da dietro, trovava con tanta facilità. Gli mancano ancora tante reti prima di superarlo anche sul fronte delle marcature, ma ha ancora due anni di contratto davanti, oltre alla consapevol­ezza di essere entrato nel cuore di Firenze.

 ??  ?? Gonzalo Rodriguez, 31 anni
Gonzalo Rodriguez, 31 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy