Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Sinisa, Mihajlovic jr la partita in famiglia
Il tecnico al figlio Dusan, giovane laziale ieri raccattapalle: «Fai in fretta se perdo!»
- Che la sfida contro la Lazio sia, da sempre, una gara molto particolare per Sinisa Mihajlovic è risaputo. Lo stesso tecnico serbo non ha mai avuto difficoltà ad ammettere che «l’Olimpico è casa mia». Ieri sera, però, a fargli gli onori di...casa ha trovato il figlio tredicenne Dusan. Nell’occasione schierato a bordo campo come raccattapalle. Anche se, in realtà, si tratta di un promettente terzino destro delle giovanili biancocelesti. Ovviamente sono scattati i «flashes» dei fotografi per l’abbraccio fra padre e figlio. Anche se Sinisa, così ha riportato Sky, mentre salutava Dusan attorniato dagli altri colleghi...raccattapalle, scherzando e ridendo, chiedeva a tutti di accelerare eventualmente la rimessa in gioco del pallone nel caso in cui la Lazio fosse passata in vantaggio. Curiosamente invece, anche sull’1-0 per il Milan, è stato Sinisa a trasformarsi in raccattapalle d’eccezione per favore la rimessa in gioco veloce della sua squadra. Comunque Mihajlovic ha trascorso qui alla Lazio, tra il 1998 e il 2004, il periodo migliore della sua carriera di calciatore dove ha vinto 1 Scudetto, 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa d’Italia, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa d’Europa, durante la presidenza Cragnotti,con Eriksson, Zoff, Zaccheroni e Mancini come allenatori. E’ lì che nacque l’amicizia con il Mancio, che lo avrebbe portato all’Inter come vice dell’ex compagno, sodalizio arrivato fino al 2008.
Il siparietto fra padre e figlio Mihajlovic non è passato inosservato. L’ad Galliani ha così commentato quello che è accaduto: «Nel basket ho visto giocare Meneghin padre contro il figlio. Questo è niente a confronto...». A proposito dell’evoluzione tattica del Milan l’ad rossonero ha confermato che «abbiamo un modulo di gioco che copre meglio il campo, in attesa del 4-4-2. Prima o poi arriveremo a questo modulo, abbiamo recuperato Niang e recupereremo anche Balotelli e Menez. Poi avremo modo di giocare col trequartista o con il 4-4-2».
GALLIANI.