Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

IL NAPOLI FRENA ARBITRO E PERIN BLOCCANO SARRI

Doveri nega un penalty, il portiere del Genoa para tutto Il tecnico manca la 6ª vittoria di fila e l’aggancio in vetta

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Non un dominio, ma una preziosa produzione offensiva.

Il Napoli non ha vinto perché Higuain non era nella sua giornata migliore (si è fermato anche lui dopo 4 partite in cui non era mancato il suo gol), per l’imprecisio­ne di Callejon, per la bravura di Perin e perché Gasperini ha avuto la forza di far giocare alla sua squadra la partita che aveva pensato. Di contenimen­to, ma non passiva. Il Genoa si è difeso in mezzo al campo, con il controllo attento di Tino Costa su Jorginho, di Rincon (e poi Ntcham) su Allan e di Dzemaili (e poi Rincon) su Hamsik. Nei duelli diretti, sul piano fisico nessun centrocamp­ista del Napoli ha avuto la meglio su quelli del Genoa. Poi Gasperini ha allargato il dinamico Laxalt e il tecnico Perotti sulle due fasce, impiegando­li come aliterzini. E quando Perotti, da ala sinistra, entrava in possesso di palla, non era mai un bel momento per Hysaj (che lo marcava) e per tutta la difesa di Sarri: la sua palla arrivava sempre a destinazio­ne.

LA DIFESA DEL GENOA.

Se il Genoa ha conquistat­o in casa 10 dei suoi 12 punti totali vuol dire che su questo campo chiunque fatica a giocare. Il modo efficace con cui Gasperini aveva impostato la squadra si è visto anche dopo i tre cambi per infortunio: già la sua panchina era cortissima (otto giocatori in tutto, compresi i due portieri), dopo 20' ha perso Munoz, dopo 45' Dzemaili e dopo 72' Rincon, ma l’assetto del Genoa è rimasto sempre solido, la squadra non si è mai scomposta, seguendo sempre il suo ordine

I CAMBI.

tattico. Sarri, invece, ha potuto scegliere due cambi su tre, ma non sono state scelte illuminate. Perso Mertens, il più incisivo in attacco, dopo aver messo Insigne ha inserito anche Gabbiadini, fischiato come ex doriano e il suo contributo, a parte la punizione finale, è stato modesto.

Il Napoli aveva cercato all’inizio di intaccare la resistenza del Genoa con una circolazio­ne della palla un po’ lenta, favorendo la solidità del centrocamp­o avversario. Ha aumentato il ritmo nella parte finale del primo tempo e in quella iniziale della ripresa. E’ stato il periodo in cui la squadra di Sarri è stata davvero sul punto di impadronir­si la partita. Ma quando sarebbe servito lo sforzo finale, Allan e Hamsik hanno pagato un po’ di stanchezza di una lunga serie di gare e sono calati sul piano atletico, così come Higuain. Pur senza travolgere l’avversario, sono arrivate altre occasioni da gol. E quello è stato il momento di Perin.

BASSA VELOCITA’.

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Gonzalo Higuain, 27 anni, già 8 gol in questo campionato, protesta per il rigore negato

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