Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Super Rafael frena il Carpi
Si supera su Lasagna e Matos
Ultime erano e ultimissime, Carpi e Verona, sono restate. Un pareggio che a conti fatti non serve a nessuno ma che sta meglio al Verona che deve ringraziare soprattutto il suo portiere Rafael: se il brasiliano non si fosse superato nelle ripresa per dire di no a Lasagna e a Matos, al palo sarebbe rimasto soltanto l’Hellas. Invece finisce A disposizione: Coppola, Gollini, Jankovic, Wszolek, Zaccagni, Badan, Winck, Checchin.
Mazzoleni di Bergamo 6. Arbitri d’area: Cervellera e Sacchi. Guardalinee: Ranghetti e Alassio. Quarto uomo: Stallone.
Marrone e Romagnoli (C), Hallfredsson, Pisano, Moras (V) tutti per gioco falloso.
giornata fresca, terreno buono. Presenti 3.384 paganti, incasso di 40.110,10 euro, più 3.709 abbonati per una quota di 57.891,27 euro. Angoli 5-2 per il Carpi. Recupero: 1’ pt, 4’ st. pari con poco spettacolo, qualche burrasca nel finale, un paio di recriminazioni del Carpi in quello che avrebbe dovuto essere uno spareggio.Ieri erano di fronte l’unica squadra che non ha mai vinto, e la peggiore difesa con 23 reti subite: nessuno come il Carpi, fino qui. Ma non è stato il classico 0-0 da spartizione della posta. Piuttosto, Carpi e Verona se la sono giocata con le armi che avevano a disposizione e con l’energia di chi sa che non poteva permettersi altri errori, forse fatali. Mancavano Toni da una parte e Borriello dall’altra, ma i due allenatori hanno schierato un 4-3-3 con tanta voglia di fare male all’avversario. Ma né il maestro Pazzini, recuperato all’ultimo istante da mister Mandorlini, né l’allievo Lasagna (che fino a 18 mesi fa giocava nel San Donà, in serie D), terza scelta per l’attacco biancorosso privo sia dell’ex genoano che di Mbakogu, ancora afflitto da problemi muscolari, hanno avuto la forza per cambiare le sorti del match. Solo Lasagna, come detto, è andato vicino al gol, al 12’ della ripresa, grazie ad uno svarione dell’ex blaugrana Marquez, che di fatto lo aveva lanciato tutto solo verso la sua porta, ma Rafael ha detto no; così come al 14’ sul colpo di testa dell’ex viola Rydel Matos, il connazionale portiere dell’Hellas aveva fatto rimangiare almeno una parte delle feroci critiche che lo avevano accompagnato dopo la batosta contro la Samp, una prestazione che gli era costata il posto a beneficio del diciannovenne Gollini contro la Fiorentina. Ma non di solo Carpi ha vissuto la giornata di ieri al “Braglia”. Per mettere insieme qualcosa di interessante da annotare sul taccuino e di marca scaligera, serve però risalire al primo tempo, quando Benussi aveva respinto su Sala un traversone che si era fatto insidioso, mentre Pazzini nelle poche occasioni in cui era riuscito a liberarsi, aveva calciato fuori da buona posizione. Alla fine il pari, anche nei numeri, ci sta eccome: semmai a non starci troppo è stata una frangia dei duemila tifosi veronesi che erano scesi ad occupare la curva ospiti via Brennero e che hanno inscenato una, seppur timida, contestazione al 90,’ dopo la classica sciarpata. Per questo Verona-Bologna di sabato prossimo potrebbe significare tanto in casa gialloblù.