Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Medel segna e ride, Icardi triste in panchina
qualificazione alla prossima Champions e forse per qualcosa di più. Una mano certo gliel’hanno data gli investimenti per oltre 100 milioni di euro (compresi gli obblighi di acquisto) fatti da Thohir da gennaio ad oggi, ma lui ci ha messo del suo portando una mentalità sconosciuta dalla stagione del triplete in poi. Dopo l’1-0 contro la Roma non ci sono più dubbi: archiviati i trionfi dal 2004 al 2008, la seconda Inter del Mancio è ufficialmente iniziata.
Nel 2014-15 Walter Mazzarri fu esonerato dopo 11 giornate: i nerazzurri pareggiarono 2-2 in casa
PARAGONE CHOC.
Icardi e compagni hanno la miglior difesa dell’intera Serie A, ma non è questo l’unica statistica che fa sorridere Mancini. Negli ultimi 30 anni solo quattro volte i nerazzurri hanno avuto numeri migliori: nel 1986-87 (5 reti) e nel 1988-89 (4) con Trapattoni (nel 1988-89 arrivò lo scudetto dei record), nel 2003-04 con Cuper/Zaccheroni (6) e nel 2010-11 con Benitez (6). Di fatto la situazione di punti e gol subiti in questo momento è la stessa del 2008-09, la prima stagione di Mourinho quando arrivò il quarto tricolore consecutivo.
MURO NERAZZURRO.
Tra i segreti di Mancini c’è anche la rotazione continua dei suoi uomini e il fatto che in queste prime 11 giornate ha sempre schierato formazioni diverse. Le rivoluzioni le ha fatte nell’ultima settimana, con 6 uomini diversi nella formazione che ha giocato a Bologna (rispetto a quella di Palermo) e altrettanti avvicendamenti sabato in quella che ha battuto la Roma (rispetto a quella del Dall’Ara), ma anche in precedenza aveva fatto aggiustamenti non solo a causa di infortuni e squalifiche. E’ il suo modo di tenere tutti sulla corda.
11 SQUADRE DIVERSE.
Contro i giallorossi la squadra titolare nella sua testa l’aveva disegnata
GRAZIE... MONTELLA.
- I due volti da copertina dell’Inter che ha battuto la Roma sono quelli di Gary Medel e di Mauro Icardi. Uno sorridente, uno... no. Perché se il Pitbull ha deciso il match con la sua prima rete interista, l’argentino ha assaporato la prima panchina per scelta tecnica dell’era Mancini.
Sabato gli interisti hanno visto il cileno segnare, “impresa” che non gli riusciva dal 4 marzo 2013 quando firmò uno dei gol nel 4-1 del Siviglia contro il Celta Vigo. Da allora sono passati oltre due anni e mezzo. Quando è arrivato all’Inter neppure lui credeva di dover aspettare così tanto (ha celebrato la rete con un tweet con su scritto «Felice per il trionfo») anche perché ha fatto mettere nel contratto dei bonus in base alle reti realizzate. Contro la Roma Medel ha confermato di essere imprescindibile a livello psicologico per i compagni perché in campo dà coraggio per come
Il tecnico ha inciso sulla mentalità dei nerazzurri riportandoli in vetta Solo sette gol subiti
Importanti anche gli oltre 100 milioni investiti in acquisti Per fermare la Roma ha studiato Montella
CORAGGIO GARY.
contrasta, pressa, corre e imposta. Il suo infortunio e la sua sostituzione hanno tolto certezze e hanno portato la squadra ad arretrare. A Mancini tutto questo non è sfuggito e domani spera di avere la conferma che l’infortunio di Gary non sia grave: il dolore lombare, probabilmente di natura traumatica, che lo ha costretto a uscire era impossibile da essere sopportato. Al momento non sono previsti esami e c’è un cauto ottimismo riguardo al suo recupero per Torino.
Chi invece sabato ha sorriso poco è stato Icardi. La prima panchina per scelta tecnica l’ha presa molto male: è sceso in campo svogliato nel pre partita e ha seguito il primo tempo in disparte in panchina, con cappellino e giacchetto a coprire quasi tutto il volto. Un atteggiamento
ICARDI SCURO.
che all’interno dell’Inter non è piaciuto. Dopo la vittoria, però, è tornato ad avere un comportamento da... capitano, ha partecipato ai festeggiamenti ed era al centro della foto nello spogliatoio diffusa dai social nerazzurri e dei giocatori (anche dal profilo di Maurito). La foto celebrativa è ormai una tradizione: era già stata scattata nel derby e sabato c’è stato il bis. Nell’istantanea non c’era Vidic che ha ricominciato il lavoro atletico ed entro fine novembre sarà in gruppo. Con l’esclusione di Icardi il Mancio ha lanciato un segnale chiaro: nella sua Inter non esistono insostituibili o intoccabili e si è meritato gli applausi di Massimo Moratti che dopo il 90' è andato a fare i complimenti a lui e alla squadra.
Feste per il cileno match winner Maurito escluso si isola, poi capisce e si scioglie un po’