Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Lapo: Basta che vergogna certe parole
Pd e Arcigay all’attacco: «Serve guida autorevole»
Politici e associazioni sul piede di guerra, un po’ distratto il mondo dello sport. Non certo Lapo Elkann che via Instagram interviene per censurare le frasi del presidente federale: «Sono una vergogna le parole di antisemitismo pronunciate da Tavecchio. Lo sport deve unire le religioni e le nazioni e soprattutto chi lo rappresenta ha il dovere di farlo. Sempre».
Detto che il premier Renzi è allibito per l’accaduto, dal suo partito arrivano parole infuocate. Luca Di Bartolomei, responsabile sport del Pd, interviene in modo deciso riferendosi ai “precedenti”, dal caso “Optì Pobà” in poi: «Abbiamo dato il beneficio del dubbio una volta, una seconda, questa è la terza o la quarta, abbiamo perso il conto. Ora basta».
Il senatore Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura e Sport di Palazzo Madama, chiama in ballo i club: «Il calcio italiano ha bisogno di una guida autorevole. Nessuna ingerenza della politica, saranno i presidenti delle società a valutare nuovamente se le affermazioni di Tavecchio sono compatibili con il suo ruolo. Certo non si possono contrastare razzismo, antisemitismo ed omofobia degli stadi, se chi siede ai vertici della Figc ragiona allo stesso modo». Severo anche Emanuele Fiano, responsabile sicurezza dei Democratici: «Le parole del presidente Tavecchio non hanno bisogno di commento. Definiscono un quadro di ignoranza, razzismo e grettitudine, che non sono evidentemente compatibili con nessun ruolo di rappresentanza del Paese».
Detto che il solo Giovanardi si schiera al suo fianco al grido di «capire bene prima dei linciaggi» - più che altro per polemizzare con le associazioni LGBT - attacchi a Tavecchio arrivano anche da Sinistra Ecologia e Libertà. «Tavecchio colpisce ancora. Razzista, omofobo, antisemita. Quanto dobbiamo aspettare perchè a questo signore venga impedito di continuare a dirigere e a rappresentare il mondo del calcio italiano?»,
IL PD CONTRO.
chiede il coordinatore Nicola Fratoianni.
Il presidente della Figc viene sfiduciato anche da Flavio Romani, presidente di Arcigay: «Tenete Tavecchio lontano da posti di responsabilità nello sport. Tavecchio ci ricasca e torna ad esprimersi con frasi omofobe e antisemite indegne di chi ricopre un incarico di primo livello in un ambito come quello dello
ARCIGAY.
«Come possiamo mai combattere razzismo e omofobia negli stadi se parla così chi comanda?»
sport che dovrebbe essere il terreno primario in cui si esercita l’inclusione e l’uguaglianza come valori fondanti. Queste dichiarazioni infangano il mondo del calcio e mortificano i tanti atleti e atlete, tifosi e tifose gay e lesbiche che ancora una volta vengono sbeffeggiati da chi si dovrebbe al contrario attivare perché omofobia, antisemitismo e razzismo non trovino spazio né sul campo né sugli spalti».