Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Mutti: Livorno, c’è solo tanto da lavorare
«Abbiamo fatto una buona gara. Peccato, avremmo meritato almeno un pareggio»
Una sconfitta con tanti rimpianti. Bortolo Mutti è il primo ad ammetterlo. Con tante sottolineature positive per un Livorno che contro il Novara ha cercato di ottenere i tre punti. «Non ci siamo riusciti per un errore difensivo e perché due pali hanno negato altrettante conclusioni di Fedato e Vantaggiato. La squadra ha fatto il suo dovere, ha giocato quasi sempre nella metà campo di un Novara che indubbiamente è più solido ed esperto rispetto a noi ma che ha dovuto subire la nostra superiorità di gioco. Peccato, davvero, perché avremo meritato come minimo un pareggio. Ma devo dire che vi sono stati degli elementi interessanti su cui lavorare. Il campionato è lungo, troveremo il modo di interrompere una serie negativa», commenta l’esperto tecnico granata.
Eppure il Livorno sta calando vistosamente in classifica e non è bastato l’esonero di Christian Panucci a capovolgere lo scenario. E’ molto probabile che la partenza forte con la precedente gestione
CLASSIFICA AMARA.
tecnica abbia creato attese e pressioni sul gruppo e i problemi sono emersi dinanzi alle prime difficoltà. E’ un dato da tenere presente. Nove punti raccolti su undici partite, un solo punto conquistato nelle ultime trasferte senza aver segnato neppure un gol per cui c’è soltanto da fare delle riflessioni e adottare i giusti provvedimenti.
Mutti guarda avanti con fiducia. Ha cambiato schema di gioco passando al 4-4-2 e durante il match ha persino confezionato il 4--3-3 e quindi il 4-2-4 per cercare
LA FIDUCIA DI MUTTI.
Non si può incolpare l'infermeria, almeno oggi: Osuji e Mazzarani a parte, giocatori indisponibili non ve ne sono, la rosa è di una trentina di elementi che, per il momento, non hanno meritato granché. Tempi: da qui alla fine del girone di andata e del contestuale inizio del mercato di gennaio, mancano sei partite, troppe per pensare soltanto a riparare la macchina. Serve un cambio di rotta, magari basato sulle certezze che, finora, mister Crespo anch'egli alle prime armi in categoria non ha saputo dare. E' una questione di equilibri che un centrocampo di sola qualità e di pugnacia relativa non riesce a trovare: servirebbe forse un Modena più di lotta che di governo, ma il piatto piange e all'orizzonte almeno cinque delle prossime sei avversarie che chiudono il girone, stanno davanti in classifica. Quindi, non di soli episodi è fatta la crisi del Modena.
ALIBI.
di abbattere la muraglia piemontese. «Le varie soluzioni che ho adottato non hanno portato a un finale positivo - spiega il nuovo allenatore al debutto contro il novara -. Il Livorno deve sapersi adattare a diversi schemi di gioco e questo dato devo sottolinearlo perchè ha dimostrato che può farlo per cui, se sarà il caso, lo faremo anche in futuro. Dobbiamo soltanto cercare di essere più lucidi sotto rete perchè gli attaccanti per fare male agli avversari ci sono: Vantaggiato, Comi, Pasquato, Fedato, Bunino. Posso rotearli in determinate occasioni. Adesso stiamo già pensando alla trasferta di Latina. Troveremo un avversario aggressivo per cui sarà necessario rispondere per le rime». Mutti vuole parlare di Pinzani. «Certe decisioni ci hanno danneggiato. Si vede che non era in una giornata buona... ».
La società, proprio in considerazione della rabbia che aveva determinato il comportamento dell’arbitro empolese era venuta nella decisione di imporre il silenzio stampa. Così il dg Piero Armenia: «E’ stata una decisione logica dopo la direzione di Pinzani per evitare che
SILENZIO.
i nostri giocatori potessero rilasciare delle dichiarazioni che sarebbero andate all’attenzione del giudice sportivo».
E’ stata intanto ripresa la preparazione.
RIPRESA.
Mutti potrà riavere Vergara che ha scontato la squalifica mentre è ancora fermo Maicon. Qualche speranza per rivedere Vajushi. E’ previsto in settimana l’arrivo del presidente Spinelli.