Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Ecco 12 mesi di Polizia in scatti doc
Collaborazione con l’Unicef Aiuto ai bambini del Sudan
Guardare il mondo da un differente punto di vista è sinonimo di saggezza: si ampliano le vedute, si ricevono stimoli diversi cheaumentanolaconoscenza. Se poi, questo guardare aiuta chi il mondo fa fatica a vederlo con gli occhi che meriterebbe, ovvero quelli di un bambino, allora c’è un buon motivo per andare oltre. Anzi di buoni motivi ce ne sono 12. Oppure 16. O ancora 235mila. Perché uno è il Calendario della Polizia 2016, presentato ieri alla presenza del Ministro degli Interni, Alfano, e del capo della Polizia, Pansa. Perché 12 sono gli scatti realizzati dal maestro toscano Massimo Sestini, che ci faranno scoprire l’Italia e gli uomini delle forze dell’ordine da una prospettiva assolutamente inedita e affascinante (non è un caso che fosse presente anche il nostro astronauta Umberto Guidoni). Perché 16 sono gli anni che vedono la Polizia al fianco dell’Unicef, una collaborazione che porta aiuti concreti. Perché 235mila sono i bambini affetti da malnutrizione, bassa copertura delle vaccinazioni, scarse condizioni igenico-sanitarie nel Sud Sudan ai quali andranno gli introiti della vendita del Calendario, finalizzati soprattutto agli interventi di protezione (logico, no?).
«Riuscire a modificare il proprio punto di vista, nella vita come nel lavoro, costituisce un esercizio prezioso che regala a chi lo compie una visione nuova delle cose, sempre istruttiva, e in qualche caso persino sorprendente. E spesso è sufficiente guardare le cose un poco più dall’alto per afferrarne la bellezza, l’armonia e insieme una complessità che magari fino a quel momento ci erano sempre sfuggite». Il Capo della Polizia, Pansa, racchiude così l’ennesimo capito dei “calendari d’autore” che ormai scandiscono gli anni. Molti dall’alto, grazie agli elicotteri della Polizia, suggestivi giochi di luci e ombre (come maggio, tributo al Giro d’Italia). Uno scatto sott’acqua (marzo), a ricordare come i due mondi siano comunque simili e uniti. Un’altro addirittura sotto la neve (febbraio), per capire l’effetto di vedersi davanti il cane antivalanga che ti salva la vita».
ZENIT E NADIR.