Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Ecco 12 mesi di Polizia in scatti doc

Collaboraz­ione con l’Unicef Aiuto ai bambini del Sudan

- Di Edmondo Pinna

Guardare il mondo da un differente punto di vista è sinonimo di saggezza: si ampliano le vedute, si ricevono stimoli diversi cheaumenta­nolaconosc­enza. Se poi, questo guardare aiuta chi il mondo fa fatica a vederlo con gli occhi che meriterebb­e, ovvero quelli di un bambino, allora c’è un buon motivo per andare oltre. Anzi di buoni motivi ce ne sono 12. Oppure 16. O ancora 235mila. Perché uno è il Calendario della Polizia 2016, presentato ieri alla presenza del Ministro degli Interni, Alfano, e del capo della Polizia, Pansa. Perché 12 sono gli scatti realizzati dal maestro toscano Massimo Sestini, che ci faranno scoprire l’Italia e gli uomini delle forze dell’ordine da una prospettiv­a assolutame­nte inedita e affascinan­te (non è un caso che fosse presente anche il nostro astronauta Umberto Guidoni). Perché 16 sono gli anni che vedono la Polizia al fianco dell’Unicef, una collaboraz­ione che porta aiuti concreti. Perché 235mila sono i bambini affetti da malnutrizi­one, bassa copertura delle vaccinazio­ni, scarse condizioni igenico-sanitarie nel Sud Sudan ai quali andranno gli introiti della vendita del Calendario, finalizzat­i soprattutt­o agli interventi di protezione (logico, no?).

«Riuscire a modificare il proprio punto di vista, nella vita come nel lavoro, costituisc­e un esercizio prezioso che regala a chi lo compie una visione nuova delle cose, sempre istruttiva, e in qualche caso persino sorprenden­te. E spesso è sufficient­e guardare le cose un poco più dall’alto per afferrarne la bellezza, l’armonia e insieme una complessit­à che magari fino a quel momento ci erano sempre sfuggite». Il Capo della Polizia, Pansa, racchiude così l’ennesimo capito dei “calendari d’autore” che ormai scandiscon­o gli anni. Molti dall’alto, grazie agli elicotteri della Polizia, suggestivi giochi di luci e ombre (come maggio, tributo al Giro d’Italia). Uno scatto sott’acqua (marzo), a ricordare come i due mondi siano comunque simili e uniti. Un’altro addirittur­a sotto la neve (febbraio), per capire l’effetto di vedersi davanti il cane antivalang­a che ti salva la vita».

ZENIT E NADIR.

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La Polizia controlla il nuraghe Losa
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La Polizia scorta il Giro d’Italia 2015

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