Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Floccari, quando il mercato fa gol
Impatto positivo per il rossoblù, che ha invertito la tendenza a casa Bologna
Di Massimo Marazzina ce n'è uno, agli altri in fondo si chiede principalmente di essere utili alla causa, e quando accade sono applausi e pacche sulle spalle: c'è un motivo infatti se, anni fa, il mercato di gennaio (e, prima, di novembre) si chiamava mercato di riparazione, perché appunto serviva non per rivoluzionare, ma assestare.
IL GLADIATORE.
E se fu a gennaio che, nel 2006, arrivò il Gladiatore nostrano Marazzina, acquisto che più azzeccato non poteva esserci, è un toccasana vedere oggi Sergio Floccari mettere subito in chiaro di avere capito cosa serve e come si fa: acquisto che già ha un senso, in attesa di Zuniga, capitato nel mentre di uno dei periodi più tragici della sua vita. La finestra invernale è così: si compra sempre, solo a volte ci si azzecca. Per restare solo in tempi recenti, quante storie: dal top Marazzina a tanti carneadi e delusioni, passando per coloro che ma si ricordano volentieri come i vari Mutarelli (2009), Buscé (2010), Christodoulopoulos (2013). E tutto sommato anche Sorensen (2012) e Moscardelli (2013), quest'ultimo per la barba leggendaria,
se non altro.
HABITUE.
Per qualcuno, il mercato invernale è una condanna. Matteo Mancosu, giunto un anno fa per portare il Bologna in A con i suoi gol, ha contribuito con zero reti. Una l'ha segnata in agosto al debutto in A,contro la Lazio all’Olimpico alla prima fi campionato, rete però inutile, e resta la sua unica rossoblù. Un piccolo segno lasciato da chi non ha lasciato segno, non a caso Mancosu se n'è andato da alcune settimane, passando al Carpi. Arrivò a gennaio 2014 e se ne andò a febbraio 2015, dopo la rescissione, il brasiliano Ibson, e non c'è nemmeno bisogno di dilungarsi, ed era un habitué di gennaio anche Gianluca Sansone, che a Bologna era giunto con Mancosu e, pur senza strabiliare, la sua mano l'ha data: per lui quello di un anno fa fu il secondo trasferimento invernale in tre anni, dopo quello che nel 2013 lo aveva portato dal Torino alla Samp. Stavolta, a quanto pare, trascorrerà l'intero inverno a Bari. Quattro, invece, i cambi a gennaio per Francesco Modesto, uno dei quali, nel 2010, lo portò a Bologna.
SOMMERSI.
Friberg, chi era costui? Uno della stirpe di Savio (2010) e Naldo (2013), uno di quelli che per ricordarseli in campo in rossoblù serve buona memoria e anche una certa dose di autoironia calcistica. Magari non brocchi in assoluto (vabbè: sullo svedese si può discutere a lungo), se è vero che il brasiliano oggi è un titolare dello Sporting Lisbona, ma di qui a chiamarli "rinforzi" come da prassi ce ne passa. Andrea Pisanu (2010) ha visto più l'infermeria che il campo, Manuel Belleri (2009) vanta un record di 5 sconfitte in 6 presenze con la maglia
Marazzina l’acquisto più azzeccato, Osvaldo il più costoso (7 milioni nel 2009)
Quanti flop: Ibson, Naldo, Friberg, Pisanu. Ha deluso anche Mancosu la scorsa stagione