Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

CUADRADO «Sì, crediamo allo scudetto»

«Siamo grandi, mettiamoce­lo in testa Bisogna rischiare. E io sono solo al 70%»

- Di Filippo Bonsignore

Urlo Cuadrado. E la Juve allontana i fantasmi che si erano presentati copiosi nella serata dello Stadium. La gioia esplode al 93' con il gol del colombiano che regala tre punti d'oro ai bianconeri lanciati all'inizio da un Pogba di nuovo in versione Pogboom, raggiunti da Bovo, salvati da Buffon e poi respinti dalla traversa. Come l'anno scorso un successo all'ultimo respiro, che ha però un'importanza capitale per i campioni d'Italia. Cuadrado racconta così il suo primo gol i bianconero: «Ho visto Alex Sandro pronto al cross, ci ho creduto, Peres mi ha spinto un po' e quasi quasi la palla non entrava...». Invece la palla è entrata e Juan è corso sotto la curva a festeggiar­e. L'ex viola ha un sorriso grande così e si scioglie nella dedica della sua prima prodezza della seconda vita italiana: «E' per Lucia, la mia bambina in arrivo».

IO CI CREDO. Cuadrado, inizialmen­te in panchina, ha cambiato la Juve e, forse, il futuro dei bianconeri perché il peso specifico di questa vittoria è enorme. «Sono contentiss­imo, è un successo che ci aiuta e ci dà la carica per continuare - aggiunge - Certo che credo allo scudetto, fino alla

«Dobbiamo giocare tutte le partite con questa voglia Ormai ogni gara è come una finale»

fine. Sappiamo che siamo una grande squadra, dobbiamo mettercelo in testa. Dobbiamo giocare tutte le partite fino al 95' con la voglia di fare risultato, in questo momento ci serve giocare le partite come se fossero tutte finali». Un gol allunga la vita ai bianconeri e anche può rappresent­are la

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