Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

In 8 anni solo Pioli ha vinto la prima

- Di Lorenzo Longhi

Tre-quattro-tre: non si tratta di un sistema di gioco, in questo caso, ma della statistica relativa ai risultati ottenuti al debutto dagli ultimi dieci allenatori che, dal 2005 ad oggi, sono subetrati sulla panchina del Bologna a campionato in corso, ovvero tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Segno che la partita del debutto non è mai semplice da gestire, al di là delle motivazion­i che una squadra, al cospetto del nuovo tecnico, dovrebbe avere, se non altro per mettersi in mostra nel migliore dei modi. E allora, per provare ad essere ottimisti, partiamo dalle tre vittorie, nella speranza che l'esordio di Donadoni si situi nel solco dei predecesso­ri fortunati, e soprattutt­o di quello Stefano Pioli che, rilevato il Bologna nell'ottobre 2011, riuscì a vincere 2-0 la trasferta di Novara iniziando così un ciclo di due stagioni memorabili, prima della conclusion­e del rapporto nel gennaio 2014. Per andare a trovare gli altri allenatori vittoriosi al debutto, invece, bisogna andare indietro di diversi anni: marzo 2006, siamo in B, Ulivieri torna in panchina al posto di Mandorlini (che lo aveva sostituito alcuni mesi prima) e ri-esordisce al Dall'Ara superando 2-1 il Catania. Rimarrà in panchina sino all'aprile 2007, quando a rilevarlo sarà il suo ex secondo, Luca Cecconi, il quale all'esordio riuscirà a battere 2-0, in casa, il Verona.

KO. Chi viceversa ha debuttato al Bologna, da subentrant­e, con una sconfitta, lo ha fatto in modo roboante, sempre in A: Papadopulo (aprile 2009, sostituto di Mihajlovic) perse 4-1 in casa del Palermo, e nell'ottobre dello stesso anno chi lo rilevò, Franco Colomba, alla prima finì ko anch'egli per 4-1 ma in casa della Sampdoria. Il terzo della lista è Alberto Malesani, debuttante nel settembre 2010 quando rilevò la squadra da Magnani - il cui esordio non consideria­mo, essendo coinciso con la prima giornata di campionato, dopo l'addio di Colomba - e, nella trasferta dell'Olimpico in casa della Lazio, perse 3-1, anche se poi proseguì molto meglio.

IN CASA. È il pareggio tuttavia l'esito che ha avuto più ricorrenze per i subentri degli ultimi dieci anni, l'ultimo dei quali l'1-1 in rimonta con cui Delio Rossi varò il suo Bologna, al Dall'Ara contro l'Avellino in B. La stagione precedente in A aveva iniziato con un pari anche Ballardini (0-0 al Dall'Ara contro la Lazio nel gennaio 2014), e 0-0 fu anche il risultato al debutto di Mandorlini (Bologna-Mantova in B, novembre 2005), mentre Mihajlovic pareggiò 1-1 in casa contro la Roma (novembre 2008). In tutto questo, un dato: chi ha esordito in casa, dopo il subentro, non ha mai perso, dal momento che nei sei precedenti sono giunte due vittorie e quattro pari. Il Bologna e Donadoni ripartano da qui.

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